Mosca,
15 marzo 2005 - Grande
soddisfazione per Karel
Zelenka che dopo la bella
qualificazione si ripete con il
diciannovesimo short, accedendo
al libero in ventunesima posizione.
Ieri sera dopo la gara abbiamo cenato
con il papa' di Karel che ci ha
dato qualche gustosa notizia sulla
prossima stagione. Sembra che fra
poco piu' di due mesi i problemi
di cittadinanza siano finalmente
risolti, Karel diventera' italiano
a tutti gli effetti.
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E non e' finita.
Papa' Zelenka ci ha raccontato che per la
prossima stagione vogliono riservarci qualche
sorpresa. Non solo il triplo Axel, ma anche
i quadrupli. Il ragazzo infatti ha gia' nel
suo bagaglio il quadruplo Toeloop e il Salchow.
"Il Toeloop e' veramente molto bello
- ha dichiarato il padre - bella posizione
in aria, dritto, peccato che all'atterraggio,
forse perche' non se lo sente ancora sicuro,
arrivi sempre su due piedi".
Per quanto riguarda la gara per le medaglie
se la giocano uno strepitoso Stephane
Lambiel che conferma quanto di buono
fatto nelle qualificazioni. "Ringrazio
tutti per il grande lavoro fatto in questi
mesi - ha dichiarato in conferenza stampa
Lambiel - a inizio stagione avevo problemi
per un infortunio al piede ma ora va tutto
bene. Grazie anche ai miei familiari, ai miei
amici e un grazie particolare ad Alexei Mishin
con cui mi sono allenato qualche anno fa.
Mi ha insegnato moltissimo".
In netta ripresa dopo una qualificazione cosi'
cosi' Brian Joubert (il francesenon
ama pattinare di mattina presto e poi, come
ha dichiarato, doveva smaltire la serata precedente
in cui era andato a letto molto tardi per
seguire la cerimonia di apertura). Tra lui
e lo svizzero solo 34 centesimi di distacco.
"Non sono affatto stupito di Stephane
- ha dichiarato Brian - so che e' molto
forte e so che e' molto pericoloso per me.
Fa parte di quel gruppo di pattinatori, tra
cui anche Weir, Sandhu, Buttle, che possono
vincere l'oro".
Quinto nello
short, dietro anche a Buttle e Lysacek, il
favorito di casa Evgeni Plushenko.
Per lui, caduto sul quadruplo Toeloop della
combinazione, un mondiale che assomiglia a
un calvario. Durante gli allenamenti lo abbiamo
visto in difficolta', prima per il solito
dolore al ginocchio, poi per problemi alla
schiena (Mishin lo massaggia spesso), quindi
la pubalgia. "E' in pista solo per
la sua grande forza di volonta'"
ha dichiarato Mishin. Ma
Evgeni, a forza di pastiglie e infiltrazioni
sembra non voler mollare. Chapeaux!
Considerazioni sulla serata: pubblico in ripresa.
Grande entusiasmo e a ragione, si e' visto
un pattinaggio strepitoso. Oltre ai soliti
nomi segnaliamo la grazie da vero ballerino
di Johnny Weir (purtroppo
anche lui alle prese con un problema al piede),
la grinta e l'intensita' di Andrei
Griazev (la Tarasova si e' addirittura
commossa), la leggerezza e le posizioni in
luna di Jeffrey Buttle.
Conferenza
stampa
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