11
febbraio 2006 - Cortina
d’Ampezzo 1956: gli Stati Uniti d’America
conquistano la prima medaglia d’oro in campo
femminile con Tenley Albright,
|
|
|
atleta
poliomielitica allenata da Maribel Vinson Owen,
la cui famiglia era nota come “the first family
of figure skating”. Torino 2006:
Michelle Kwan è al suo ultimo tentativo di
conquistare un titolo olimpico che la consegnerebbe
alla leggenda. Un filo lega la Kwan a Maribel:
il suo ex allenatore Frank Carrol, Carrol era stato
allievo di Maribel. La Kwan come Maribel è
la detentrice di 9 titoli nazionali. Cortina d’Ampezzo
: 1956: Carol Heiss vince una medaglia d’argento
incantando, sarà oro nelle successive olimpiadi
di Squaw Valley del 1960, Torino 2006: Carol Heiss
Jenkins accompagna Miki Ando in veste di coach.
Frank Carrol accompagna come coach
Evan Lysacek, vice campione americano. John Nicks
accompagnerà invece la fresca detentrice
del titolo nazionale americano Sasha Cohen. Sono
trascorsi 50 anni e Torino potrà essere emozione
pura: saranno ancora tutti lì: Frank
Carrol, John Nicks, Carol Heiss, Ron Ludington,
Peggy Fleming, alcuni a bordo pista altri
nei dintorni. In mezzo il tragico incidente aereo
del 1961 in cui in un sol colpo fu annientata l’intera
squadra di figura statunitense e i tanti fili che
connettono come una tela i destini dei primi ai
destini di questi ultimi
Champions:
A love Story, uno di quei film che per quanto è
straordinariamente vicino alla realtà ti
rimane dentro. Le musiche condotte e composte
da John Rubinstein scandiscono
ogni singola emozione che questo film è in
grado di trasmettere. Una storia intensa, romantica,
dura e drammatica allo stesso tempo, magica come
soltanto il mondo del ghiaccio riesce ad essere.
Al risultato complessivo di alta maestria umana
contribuiscono attori eccellenti come Tony
Lo Bianco e Joy Le Duc. La sequenza di
pattinaggio finale coreografata da Dorothyann Nelson
la definirei memorabile se non altro per quella
sensazione di sospensione dell’animo che genera.
Il film è liberamente ispirato al tragico
incidente aereo del 1961 in cui scomparve
l’intera nazionale americana e tra i migliori allenatori
degli Stati Uniti d’America. Nel film l’attore
Tony Lo Bianco, che interpreta l’allenatore di una
coppia d’artistico, Alan Denschroeder, fa riferimento
a tale tragedia e si identifica più o meno
indirettamente con Tim Brown che nel 1961 aveva
vinto la medaglia di bronzo ai campionati americani
ottendendo un posto in nazionale, ma che non partì
per Praga per malattia o come si disse all’epoca
per non sottrarre troppo tempo agli studi; Tim Brown
venne sostituito da Douglas Ramsay che si era classificato
quarto ai campionati nazionali. Doug Ramsay apparteneva
al Detroit Skating Club, era noto per aver battuto
Frank Carrol ai nazionali junior del 1960; il titolo
nazionale junior del 1960 fu particolarmente combattuto
tra Douglas Bruce Heiss ( fratello
di Carol e Nancy ) e Frank Carrol , alla fine la
spuntò Douglas. Ramsay possedeva un bellissimo
doppio axel a braccia incrociate, il programma ai
nazionali del 1961 comprendeva un discreto triplo
salchow, leggermente su due piedi all’arrivo, una
sequenza axel semplice, doppio axel con braccia
incrociate, un axel semplice, doppio lutz e alla
fine del programma sfoderò uno dopo l’altro
un doppio flip, un doppio loop, un doppio salchow,
ed un altro doppio flip , fu un programma completo
sia dal punto di vista tecnico che artistico e Doug
era amatissimo dal pubblico. Il campione nazionale
junior USA 1985 Doug Mattis si dice avesse una somiglianza
straordinaria con Doug Ramsay tanto che Frank Carrol
la prima volta che vide Doug Mattis
pattinare pesò fosse il fantasma di Doug
Ramsay. Ma ci furono altri che come Tim
Brown non presero quell’aereo e che negli anni a
seguire avrebbero avuto un posto di primaria importanza
a livello internazionale nel mondo del pattinaggio,
come Ron Ludington ( Hall
of fame nel 1993 insieme a Nancy Ludington
) che si era ritirato dopo il sesto posto ai mondiali
di Vancouver e il bronzo alle olimpiadi di Squaw
Valley in California in coppia con Nancy Ludington,
su quell’aereo doveva salire anche lui come coach
della coppia americana di danza classificata terza
ai campionati nazionali Patricia e Robert
Dineen, marito e moglie e che lasciarono
un figlio di 8 mesi Robert Dineen Jr che
venne poi adottato dallo zio paterno e passarono
anni prima che Robert Dineen Jr. venisse messo a
conoscenza della sorte toccata ai propri genitori.
Più di una volta Patricia e Robert Dineen
prima dei mondiali di Praga avevano chiesto a Ron
Ludington di accompagnarli ma Ron non era nelle
condizioni finanziarie per pagarsi il viaggio fino
a Praga, né Patricia e Robert potevano permettersi
di pagare il viaggio al loro coach, Ron salutò
i suoi allievi tre giorni prima il disastro aereo.
segue