Pechino,
18 dicembre 2004 - Nello
short si era presentata con pantaloni,
stivaletti neri aggressivi e top svafillante.
Per il libero Irina
(nella foto) ha scelto una mise più
seriosa, ma il risultato è
stato il medesimo: primo posto.
Un inizio di stagione già strepitoso,
dopo le vittorie nella Coppa
di Cina, nella Coppa
di Russia e alla Marshalls
World Cup, la Slutskaya
mette il quarto sigillo. |
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Ora
i suoi prossimi obiettivi saranno i campionati
nazionali (4-7 gennaio 2005) e i mondiali
di Mosca (marzo 2005).
Ma
torniamo alla gara. Ottimo il libero della
russa, senza dubbio il migliore della serata,
bella la combinazione triplo Salchow-doppio
Toeloop-doppio Ritberger, stupendo
il triplo Lutz iniziale. Notevoli, come sempre
le trottole e le spirali, qualche problema
solo sull'atterraggio del triplo Flip e sul
secondo Lutz, uscito solo doppio. "Sì,
avete ragione, Irina è tornata
- le sue prime parole in conferenza stampa
- sono sempre stata una combattente. Credo
di aver dimostrato che posso competere con
chiunque". Un commento anche sui
campionati del mondo a Mosca, molti la danno
per favorita "sarà divertente
pattinare a casa - attacca - ma ci
sarà anche una grande tensione, tutti
si aspetteranno molto da me. Sarà una
bella sfida".
Secondo
posto alla campionessa del mondo in carica
Shizuka Arakawa. Lontana
dagli standard a cui ci aveva abituato la
giapponese finisce addirittura terza nel libero,
dietro alla sorpresa Rochette, ma riesce a
guadagnare l'argento grazie al distacco accumulato
nello short di ieri. Davvero povera la sua
performance, con una caduta e pochi momenti
di buon pattinaggio. "Non sono mai
riuscita a sentirmi a mio agio in questi giorni
- commenta - è un periodo in cui
non pattino bene nemmeno in allenamento".
Seconda
nel libero e terza in classifica generale
la sorpresa di questo weekend cinese: Joannie
Rochette. Un cambio di allenatore
recentissimo (poco più di due mesi
fa) sembra aver fatto il miracolo. Sei tripli
per il suo libero, e un pattinaggio decisamente
migliore a quello della più accreditata
connazionale Cynthia Phaneuf.
"Ero un po' lenta sul ghiaccio e
talvolta insicura sugli atterraggi - dichiara
- ma sono contenta di aver eseguito
tutti gli elementi, anche se con qualche errore.
E' sempre difficile per un pattinatore riuscire
a lasciarsi alle spalle gli errori e ad andare
avanti con il programma".
Quarto
posto per Miki Ando, in recupero
dopo lo short non eccezionale. Quinta l'altra
giapponese Yoshie Onda, sesta
la Phaneuf.
n.g.
Classifica
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