15
febbraio 2006 - Riportiamo quanto
hanno detto durante la conferenza
stampa di ieri sera i tre pretendenti
al podio olimpico per la categoria artistico
maschile. |
|
|
E'
contento Evgeni, e non poteva essere altrimenti.
Sorridente, rilassato (ma, da questo punto di vista
bisogna ammettere che il matrimonio lo ha davvero
trasformato!) e pronto a scherzare. Appena concluso
lo short, ancora prima di salutare il pubblico,
Plushenko è andato sul punto in cui
ha eseguito la combinazione e ha toccato il ghiaccio.
Una sorta di rito propiziatorio?
"Ebbene, sì. Ecco il mio segreto.
Scherzi a parte devo ammettere che ho davvero lottato
per far uscire quel quadruplo. Ho lottato per rimanere
in piedi e sono molto felice per questo. Aver
ottenuto il mio nuovo personal best e di averlo
fatto in un'Olimpiade non può che rendermi
soddisfatto. E' molto importante per me
aver raggiunto questo risultato".
La parola va quindi
a un entusiasta Johnny Weir. "E'
bello essere secondi, anche se ho un piccolo margine
su Stephane Lambiel. Giovedì sera dovrò
pattinare bene, fare quello che so fare nel modo
migliore. So che sono stato definito la speranza
americana per una nuova medaglia. Cosa posso dire,
fino a quando pattinerò bene, perchè
no? Credo che me la lotterò fino
all'ultimo per l'argento".
Chiude la conferenza
stampa il terzo classificato, Stephane Lambiel.
"Combatterò. Combatterò per
l'argento. Questa sera ho comunque fatto un buon
programma anche se l'errore sull'Axel ha pesato
parecchio. Nel libero dovrò essere perfetto,
in ogni passaggio. Per quanto riguarda il ginocchio,
devo ammettere che l'infortunio non ha influito
più di tanto sul mio pattinaggio. Va bene
così".
.