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SPECIALE TORINO 2006

» Short program coppie, la cronaca della gara: Russia batte Cina 2-1

11 febbraio 2006 - Il primo acuto per il pattinaggio di figura, questa sera al debutto sul ghiaccio del Palavela con il programma corto coppie, arriva dall'America.
 

La coppia statunitense formata da Rena Inoue e John Baldwin (nella foto) mantiene quanto promesso questa mattina in conferenza stampa e, forse andando contro il comune buon senso (ma il risultato finale dà loro ragione, eccome!) presentano un triplo Axel lanciato già entrato, di diritto, nella storia. Comunque vadano queste Olimpiadi, le pagine del pattinaggio mondiale avranno per loro (attualmente al sesti con un totale di 61.27) un posto di rilievo: saranno per sempre ricordati come la prima coppia a presentare un triplo Axel lanciato in gara.

Per il resto la serata, come da pronostico, è stata dominata dal confronto Russia-Cina, con i tedeschi a fare da terzo incomodo. Lo squadrone dell'Est ha piazzato subito un colpo vincente con Qing Pang/Jian Tong. Perfetto il loro esercizio, e l'esultanza dei due atleti lo conferma. Dello stesso parere la giuria che con un 63.19 li consacra a quello che si rivelerà un quarto posto finale.
L'attesa del Palavela, però, è tutta per i cinesi che scendeno sul ghiaccio proprio dopo Pang/Tong. Si tratta dei campioni mondiali di Dortmund 2004, nonché medaglia di bronzo a Salt Lake City: Xue Shen e Hongbo Zhao. Attesissimi, dicevamo, perchè l'infortunio di Hongbo (rottura del tendine di Achille lo scorso agosto) e la riabilitazione, una vera corsa contro il tempo, hanno tenuto gli appassionati con il fiato sospeso. Ebbene, Hongbo pare in forma accettabile, nessuna sbavatura negli elementi tecnici. L'errore, guarda il caso, viene invece da Xue che sull'atterraggio del triplo Toeloop side by side appoggia entrambe le mani. Un vero peccato perchè senza quell'incertezza avrebbero potuto scavalcare i connazionali. E invece si ritroveranno con un quinto posto (62.32).
Ma il meglio deve ancora venire e lo vediamo con Dan Zhang e Hao Zhang. Non ci sono parole per descrivere la potenza e la velocità di esecuzione di questi due atleti. Il sollevamento iniziale è strepitoso, velocissima la salita di lei (che, peraltro, è quello che si definisce una vera piuma). Favoloso il triplo Loop lanciato, il Twist, le trottole, i passi. La prima posizione provvisoria è più che meritata (chiuderanno secondi con 64.72).

Ma la gara continua e ora tocca all'armata russa mostrare le proprie carte. Il primo attacco alla "muraglia cinese" lo portano Maria Petrova e Alexei Tikhonov. E anche qui la perfezione è vicina. Peccato per una lieve incertezza di Alexei sull'atterraggio del triplo Toeloop side by side. Peccato perchè la coreografia della loro "Sarabande", le trottole, i passi e la fluidità dei movimenti (scuola russa docet) avrebbero meritato la vetta. I giudici li premiano con un 64.27, meno di 50 centesimi inferiore al bottino dei cinesi. Il pubblico, che ha dimostrato di apprezzarli molto (applausi a scena aperta per il loro sollevamento) rumoreggia.

Il secondo colpo provano ad assestarlo Julia Obertas e Sergei Slavnov. Nonostante un programma senza particolari sbavature si dovranno accontentare dell'ottava piazza (60.25 il loro parziale). Ma il carico da novanta arriva con Tatiana Totmianina e Maxim Marinin. Il loro "Snowstorm" è da favola. Tecnica sopraffina, un unisono che nessuno stasera aveva ancora dimostrato. Da vedere e rivedere il triplo Toeloop side by side. Espressivi, fluidi, in una parola perfetti. E i giudici non hanno dubbi: 68.64 per loro, 4 punti davanti ai cinesi. La medaglia d'oro non potrebbe essere più vicina.

Chiudono la gara i tedeschi Aliona Savchenko e Robin Szolkowy. Sulla performance delle medaglie d'argento ai recenti europei pesa come un macigno l'errore di Aliona (mani sull'atterraggio del Salchow lanciato). Ma i punteggi sono comunque generosi, con un 60.96 si piazzano settimi davanti a Obertas/Slavnov.

Lunedì si ritorna sul ghiaccio per il programma libero. E lì sarà tempo per gioie e dolori, consacrazioni e brucianti sconfitte.


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