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SPECIALE TORINO 2006

» Torino 2006: la gioia di Tatiana e Maxim, lo stoicismo di Dan Zhang

14 febbraio 2006 - Ieri sera al Palavela si sono assegnate le prime medaglie del pattinaggio di figura.
 

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti.

Iniziamo con Tatiana Totmianina e Maxim Marinin, perfetti nel loro "Romeo e Giulietta".

"Alla fine del programma mi è venuto spontaneo inginocchiarmi sul ghiaccio davanti a Tatiana e baciarle la mano - esordisce Maxim - era un modo per ringraziarla per quanto ha fatto per me e della grande fiducia che ha sempre riposto in me. Essere campioni olimpici è un'emozione difficile da descrivere. Sono così contento di aver raggiunto questo traguardo e, in tutta onestà, credo che ce lo siamo meritato".
"Non riesco ancora a crederci - continua Tatiana (per la prima volta visibilmente commossa mentre, sul podio, suonavano le note dell'inno russo) - è stato un lungo e duro percorso quello che ci ha condotto fino a qui. A Torino abbiamo ottenuto il nostro personal best, abbiamo pattinato bene, abbiamo dato tutto quello che avevamo".

E' quindi la volta delle medaglie d'argento, i cinesi Dan Zhang e Hao Zhang. Stoici nella loro voglia di continuare la gara dopo una terribile caduta di lei sul primo salto lanciato (un tentato quadruplo Slachow).
"Dopo la caduta ho pensato che avrei potuto farcela a continuare la gara - racconta Dan - credo che l'errore sia arrivato perchè ho aperto il salto troppo presto. In ogni caso questa gara era così importante per me che mi sono detta, va bene hai sbagliato il primo elemento, ma puoi ancora fare tutti gli altri".
"Sono molto soddisfatto per questa medaglia - le fa eco Hao - abbiamo lottato moltissimo, come avrete visto, per ottenerla. Non potete immaginare quanto sia orgoglioso di Dan. Ha avuto grande coraggio. Per noi è un momento splendido".

Gioia e soddisfazione anche per l'altra coppia cinese, Xue Shen e Hongbo Zhao, al secondo bronzo olimpico dopo quello vinto a Salt Lake City.
"Questa seconda medaglia conta decisamente più della prima. Per noi è quasi un oro considerati i lunghi mesi che ho passato per recuperare dall'infortunio avuto la scorsa estate (rottura del tendine d'Achille, n.d.r.) - esordisce Hongbo Zhao - è stato quasi un miracolo arrivare al podio. Sono convinto che, anche fra molti anni, quando ripenseremo a questo momento sarà per noi fonte di orgoglio e commozione. Un'esperienza indimenticabile. All'inizio della stagione, lo ammetto, il nostro obiettivo era la medaglia d'oro. Ma poi l'incidente ha un po' spezzato i nostri sogni". "Siamo contenti della nostra performance - aggiunge Xue Shen - e pensare che un mese fa non eravamo nemmeno sicuri di riuscire a gareggiare..."

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