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febbraio 2006 - Ieri sera al Palavela
si sono assegnate le prime medaglie del pattinaggio
di figura. |
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Ecco
le dichiarazioni dei protagonisti.
Iniziamo
con Tatiana Totmianina e Maxim Marinin,
perfetti nel loro "Romeo e Giulietta".
"Alla
fine del programma mi è venuto spontaneo
inginocchiarmi sul ghiaccio davanti a Tatiana e
baciarle la mano - esordisce Maxim
- era un modo per ringraziarla per quanto ha
fatto per me e della grande fiducia che ha sempre
riposto in me. Essere campioni olimpici è
un'emozione difficile da descrivere. Sono così
contento di aver raggiunto questo traguardo e, in
tutta onestà, credo che ce lo siamo meritato".
"Non riesco ancora a crederci - continua
Tatiana (per la prima volta visibilmente
commossa mentre, sul podio, suonavano le note dell'inno
russo) - è stato un lungo e duro percorso
quello che ci ha condotto fino a qui. A Torino abbiamo
ottenuto il nostro personal best, abbiamo pattinato
bene, abbiamo dato tutto quello che avevamo".
E' quindi
la volta delle medaglie d'argento, i cinesi
Dan Zhang e Hao Zhang. Stoici nella loro
voglia di continuare la gara dopo una terribile
caduta di lei sul primo salto lanciato (un tentato
quadruplo Slachow).
"Dopo la caduta ho pensato che avrei potuto
farcela a continuare la gara - racconta
Dan - credo che l'errore sia arrivato
perchè ho aperto il salto troppo presto.
In ogni caso questa gara era così importante
per me che mi sono detta, va bene hai sbagliato
il primo elemento, ma puoi ancora fare tutti gli
altri".
"Sono molto soddisfatto per questa medaglia
- le fa eco Hao - abbiamo lottato
moltissimo, come avrete visto, per ottenerla. Non
potete immaginare quanto sia orgoglioso di Dan.
Ha avuto grande coraggio. Per noi è un momento
splendido".
Gioia
e soddisfazione anche per l'altra coppia cinese,
Xue Shen e Hongbo Zhao, al secondo bronzo olimpico
dopo quello vinto a Salt Lake City.
"Questa seconda medaglia conta decisamente
più della prima. Per noi è quasi un
oro considerati i lunghi mesi che ho passato per
recuperare dall'infortunio avuto la scorsa estate
(rottura del tendine d'Achille, n.d.r.) - esordisce
Hongbo Zhao - è stato quasi
un miracolo arrivare al podio. Sono convinto che,
anche fra molti anni, quando ripenseremo a questo
momento sarà per noi fonte di orgoglio e
commozione. Un'esperienza indimenticabile. All'inizio
della stagione, lo ammetto, il nostro obiettivo
era la medaglia d'oro. Ma poi l'incidente ha un
po' spezzato i nostri sogni". "Siamo
contenti della nostra performance - aggiunge
Xue Shen - e pensare che un mese fa
non eravamo nemmeno sicuri di riuscire a gareggiare..."