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SPECIALE TORINO 2006

» Torino 2006: Plushenko super, per tutti gli altri c'è ancora molto da lavorare

16 febbraio 2006 - Data per scontata la vittoria del russo, ci si attendeva grande battaglia per il podio.
 

Ma, complice una serata poco fortunata, l'argento e il bronzo vanno a chi ha sbagliato di meno.

Gara deludente quella che ha visto ieri sera impegnati i pattinatori dell'artistico maschile sul ghiaccio del Palavela. Poche le performance degne di una finale olimpica, molti gli errori e le imprecisioni.
Plushenko ha dimostrato, ancora una volta, di essere decisamente su un altro pianeta. L'apertura del suo "Padrino" con la combinazione quadruplo Toeloop-triplo Toeloop-doppio Loop ha subito lasciato intuire come sarebbe finita. Sono quindi seguiti due tripli Axel (di cui uno in combinazione con il doppio Toeloop), due Lutz (uno in combinazione con il doppio Toeloop) e un triplo Salchow. L'unico errore arriva sul Flip, solo doppio, ma comunque non incide sulla fluidità del suo programma. Superbe le sequenze di passi e le trottole. Forse un po' stanco sul finale Evgeni ottiene un bottino di 167.67 che sommandosi al punteggio dello short gli permette di totalizzare un finale di 258.33.

Per tutti gli altri, forse in difetto di carica agonistica considerato il fatto che Evgeni aveva già ucciso la gara martedì, una collana di errori che non ha certo contribuito ad alzare il livello della competizione. Il primo vero disastro della serata arriva da Emanuel Sandhu (ma il canadese già si era tagliato le gambe con un pessimo short). Chiude tredicesimo.

Non particolarmente in palla nemmeno lo svizzero Stephane Lambiel. Anni luce lontano dalla prestazione regalataci ai mondiali di Mosca dell'anno scorso, lo svizzero continua a lottare con il triplo Axel (solo doppio), quindi esegue quadruplo Toeloop-triplo Toeloop-doppio Loop di buona fattura, per poi sbagliare sull'arrivo del secondo quadruplo Toeloop e sbagliare ancora sul Lutz. Unica attenuante il problema al legamento del ginocchio avuto poco prima dell'inizio della manifestazione. Per lui è comunque argento e grande commozione sul podio.

Peggio di lui fa l'americano Johnny Weir, secondo dopo lo short program. Sulle musiche di "Otonal", lo stesso disco con cui gareggiava l'anno scorso (ma non è stato il solo cambiare programma poco prima della kermesse olimpica), Johnny apre con una favolosa combinazione triplo Axel-triplo Toeloop. Poi, letteralmente, si perde. Sembra quasi non riesca a portare a termine l'esercizio, come svuotato. Bassissimo il suo merito tecnico (61.27) crollerà al quinto posto in classifica finale.

Segue Jeffrey Buttle, anche lui tornato a un vecchio programma. Questa volta è "Sansone e Dalila" e si parla della stagione 2003/2004. Bene l'inizio con triplo Flip-triplo Toeloop, caduta (preventivata) sul quadruplo Toeloop, qualche altro pasticcio qua e là, ma passi e trottole da capogiro. E sono proprio questi elementi a regalargli il bronzo.

Malissimo il francese Brian Joubert, ancora una mano sull'atterraggio del quadruplo Toeloop iniziale, caduta sul secondo triplo Axel e molte altre imprecisioni per un programma, "The Lord of the Dance" la scelta musicale, che, a dirla tutta, non ha mai convinto da inizio stagione. Per lui un sesto posto finale e molto da recriminare.

Quarta piazza e menzione d'onore per l'americano Evan Lysacek. Dopo un mezzo disastro nello short Evan pattina una Carmen favolosa. Grinta, tecnica, interpretazione. Insieme a Plushenko e all'olandese Van Der Perren la migliore performance della serata. Evan scala posizioni e dal decimo posto arriva alla "medaglia di legno". Kevin muove dalla tredicesima posizione alla nona
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