24 febbraio 2006 - L'azzurra, nonostante sia arrivata solo nona, non rimpiange nulla dell'esperienza olimpica.

Molti la davano sul podio. Un pronostico forse azzardato e dettato più dal cuore che dalla razionalità. Ma, si sa, col senno di poi...

Fatto sta che Carolina Kostner, la portabandiera della nostra squadra a queste Olimpiadi torinesi, non pare particolarmente delusa dalla sua prestazione. Anzi.
"Ognuno sperava in una medaglia, ma non è possibile avere tutto in un colpo - queste le sue prime parole - non mi sento di trovare colpevoli per la mia prestazione. Inutile parlare di pressione, la pressione vera la subiscono le atlete che lottano per una medaglia".

"E' stato bellissimo gareggiare in Italia - continua - auguro a ogni bambina che si sia avvicinata a questo sport di vivere le esperienze che ho vissuto io in questi giorni. Tutta la gioia e l'emozione che sto provando mi fa dimenticare gli sbagli che ho fatto".

Altrettato emozionate e felice la nostra seconda pattinatrice, Silvia Fontana, al rientro dopo quattro anni di lontananza dalle gare. "Valeva pena lavorare tutti questi anni per questo momento - ha dichiarato - martedì sera durante lo short ho avuto paura di non essere all'altezza di questo pubblico, stasera ho apprezzato moltissimo il suo calore".

Silvia Fontana era alla sua seconda Olimpiade. La prima, a Salt Lake City, l'aveva vista agguantare uno storico decimo posto.