16
febbraio 2006 - Le Olimpiadi
intese come un trampolino di lancio.
E` questo che sogna Massimo Scali:
"La nostra carriera parte da qui".
|
|
|
Il
pattinatore di Monterotondo, classe '79, lavora
in coppia con Federica Faiella
Nelle gare di danza, che prenderanno
il via al Palavela domani, non punta a una medaglia,
ma ha comunque le idee molto chiare. Alla seconda
esperienza olimpica dopo un 18.o posto ottenuto
a Salt Lake City, i due sono reduci anche
dalla nona posizione ai Mondiali di Mosca
del 2005. A Datasport
Scali spiega: "Puntiamo assolutamente a
entrare nei primi dieci. Ci sono un po' di rientri
importanti, come quelli di Barbara e Maurizio (Fusar
Poli-Margaglio, ndr) e dei lituani (Margarita Drobiazko
e Povilas Vanagas), coppie che molto probabilmente
ci sono davanti e che lo sono state anche agli Europei.
Sarà quindi difficile, ma è quello
a cui puntiamo. Perchè ripeto, consideriamo
questa Olimpiade come l'inizio della nostra carriera:
dal prossimo anno cominciamo pure noi".
La testa,
quindi in parte è già a Vancouver
2010, quando toccherà a Faiella-Scali
"spaccare il mondo". "E' quello
che sicuramente vogliamo fare, perchè se
è vero che ci sarà la nuova generazione
che emergerà, abbiamo davanti l'esempio della
'vecchia generazione', che è poi quella di
Barbara e Maurizio. Loro sono andati avanti fino
a queste Olimpiadi rimanendo ai vertici. E quando
dopo questi Giochi ci saranno un po' di 'vecchi'
che se ne andranno, la generazione di cui noi facciamo
parte arriverà sicuramente".
In attesa del ricambio
generazionale, c'è da pensare alla
gara. Venerdì sono in programma gli obbligatori,
e la danza tema sara il valzer ravensburger,
che era stato sorteggiato anche in occasione
dei campionati Assoluti di inizio gennaio.
Sarà un vantaggio aver già pattinato
il tema, rispetto alle coppie straniere? "Non
credo che conti tanto - spiega Scali
- Sono tutti balli che durante gli anni e la
carriera si ripetono spesso. Quindi non è
importante. Ma siamo contenti della scelta, anche
se avremmo amato anche il tango, che ci piace molto
e che abbiamo provato anche agli Europei".
A sorteggiare il valzer sono stati proprio
Faiella e Scali in quello che fu un antipasto
di Olimpiade: "Già una settimana prima
dei Giochi a Torino era un delirio quando vedevano
le giacche con su scritto Italia... Un'atmosfera
eccezionale, da vivere al cento per cento".
Un ultimo pensiero
torna alla cerimonia d'apertura,
con la collega Carolina Kostner portabandiera
e tutte le polemiche che avevano
seguito questa scelta: "E' comprensibile
che le altre discipline, magari pensando alle medaglie
e alle esperienze Olimpiche, siano state scontente.
Ma Carolina negli ultimi quattro anni ha sempre
fatto molto bene, ha difeso i colori dell'Italia.
E noi non possiamo che esserne felici. Anche se
lei fa artistico e non danza, è sempre il
nostro settore. Ed è una ragazza molto carina
e molto dolce".
Fonte:
Datasport