25
marzo 2006 - Ci si aspettava
un mondiale sottotono e invece
complessivamente si è assistito a
delle prestazioni artisticamente
e tecnicamente superiori a quelle di Torino
2006; ormai diffusa era la convinzione
che la danza avesse preso una strada che
poco avrebbe consentito
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a livello
di interpretazione artistica, convinzione forse
corroborata dal fatto che le coppie Navka Tatiana/
Kostomarov Roman e Grushina Elena/Goncharov Ruslan
avevano reso ormai postulato questa convinzione.
A
Calgary è stato invece dimostrato che la
nuova danza può dare ancora emozioni,
che può essere ancora interpretazione artistica,
se supportata da costruzioni coreografiche e scelte
musicali adeguate, ieri a Calgari abbiamo visto
sbocciare dei nuovi fiori, il nuovo approccio alla
danza moderna dovrà essere quello di Marie-France
Dubreuil-Patrice Lauzon e Margarita
Drobiazko-Povilas Vanagas, autori rispettivamente
del primo e secondo
libero, hanno sfruttato ogni elemento
tecnico richiesto dal nuovo regolamento per sottolineare
ed interpretare ogni passaggio musicale dei loro
programmi, sembrava che le note dei loro brani fossero
gli stessi elementi tecnici richiesti, questa era
la chiave della danza del futuro e ieri tutto si
è concretizzato sotto gli occhi ammirati
degli appassionati.
I liberi
di Marie France Dubreuil e Patrice Lauzon e quello
di Margarita Drobiazko e Povilas Vanagas entreranno
a pieno diritto nella storia del pattinaggio, in
assoluto sono da reputarsi i migliori liberi
di tutto l’ultimo quadriennio olimpico.
Rimarrà da vedere se i Canadesi continueranno
la loro carriera agonistica fino a Vancouver 2010
ma ci si augura di sì, visto che è
stato dimostrato che si può essere competitivi
anche alla soglia dei quaranta anni e possono ancora
regalare molto al mondo del pattinaggio! I
lituani chiudono una carriera memorabile,
e ciò nonostante le medaglie conquistate
non siano state numerose, ma si sa che specie nel
mondo della danza i vincitori morali sono coloro
che riescono ad imprimere la loro arte nelle menti
degli appassionati con i loro programmi, il loro
storico libero è il giusto coronamento di
tale carriera ( ben cinque partecipazioni
olimpiche 1992, 1994, 1998, 2002, 2006
); il loro rientro avrà il merito storico
di aver dato una nuova impronta alla danza moderna.
Sublime è stato il libero dei canadesi
sulle musiche di John Barry, qualche
incertezza sul secondo twizzle, ma i sollevamenti
sono stati di una bellezza e consistenza straordinaria,
affascinante l’interpretazione artistica, poesia
pura! I bulgari Albena Denkova e Maxim Staviski
conquistano l’oro grazie al vantaggio acquisito
con gli obbligatori e il programma originale.
Da sottolineare l’ottavo posto di Federica
Faiella e Massino Scali, che in prospettiva,
ritiri di qualche coppia permettendo, fanno
ben sperare per Tokyo 2007, più
regolari e consistenti del solito fanno rientrare
le preoccupazioni per le prestazioni deludenti di
inizio stagione; Massimo, per la prima volta in
tutta la stagione ha presentato degli elementi tecnici
pregevoli privi di tentennamenti, asincronie e perdite
di equilibrio che hanno caratterizzato da sempre
le sue prestazioni, trottole complessivamente migliorate
e regolamentari. Si spera che il loro talento
e il loro stato di forma venga gestito nel migliore
dei modi e possa portare di nuovo
l’ Italia su un podio mondiale, ma il compito
si dimostra arduo visto che sono
preceduti e seguiti in classifica da coppie di alto
profilo come i russi Oksana Domnina/Maxim
Shabalin e gli inglesi Sinead Kerr/John
Kerr, autori questi ultimi a Calgary di
un libero da standing ovation.
g.z.