2
gennaio 2006 - Continua la carrellata
sui risultati ootenuti dagli atleti europei
nei rispettivi campionati nazionali. Riprendiamo
dalla GERMANIA.
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I campionati
tedeschi si sono appena svolti a Berlino,
dal 27 al 30/12, senza grandi
sorprese. La coppia d’artistico Aliona
Savchenko-Robin Szolkowy (183.60, nuovo
record personale) si è largamente imposta,
con circa 48 punti di differenza, sui
secondi classificati, Handke-Wende,
dominando sia il corto che il libero, nel quale
hanno ottenuto punteggi intorno all’8 nei components,
a riprova dell’ottimo livello artistico raggiunto.
Terzi Fitze-Rex, che non sembrano
in grado di progredire e recuperare la posizione
di leader di alcuni anni fa.
Anche nella danza, vittoria
scontata per i fratelli Beier; gli allievi
di M. Skotnicky si sono imposti in tutte le fasi
della gara, ottenendo il loro nuovo miglior punteggio
(167.66), mentre minima è la differenza
tra i secondi, Haunstetter-Hoenlein,
più forti nelle danze obbligatorie, e i
terzi, Zhiganshina-Gazsi,
che li hanno battuti nell’OD e FD. Coppia, quest’ultima,
di nuova formazione che continua la politica tedesca
di apporti da paesi dell’est europeo, con l’inserimento
di un’atleta russa che l’anno scorso aveva partecipato
alle gare juniores con Denis Badzirev.
Maggior competizione tra le donne,
con la vittoria di Annette
Dytrt, che però si è fatta
sopravanzare nel corto da Christiane Berger,
classificata al secondo posto finale.
Nel libero entrambe le concorrenti sono cadute,
con 2 detrazioni a testa, e i punteggi, sia quello
tecnico che quello artistico, sono risultati piuttosto
bassi (Dytrt, 87.18 in FP contro il suo miglior
risultato, 93.06).
Conferma, in campo maschile,
di Stefan Lindemann (197.95)
su Silvio Smalun (180.34); Stefan
ha pattinato piuttosto bene nel programma corto,
mentre nel libero ha confermato il momento di
forma non brillante, con 2 detrazioni e un punteggio
ben al di sotto del suo miglior risultato. Per
lui, comunque, il titolo e una iniezione di fiducia.
Curiosa la partecipazione ai campionati
tedeschi dello svizzero Jamal Othman, giunto quarto.
continua