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febbraio 2005 - Eravamo un po' in
soggezione, ma, capirete, intervistare un
campione olimpico non è davvero da
tutti i giorni... Ecco cosa ci ha raccontato
un gentilissimo Urmanov.
Domanda:
ciao
Alexei, è un grande piacere conoscerti.
Allora, grande serata questa sera, come ti
trovi a pattinare davanti al pubblico italiano? |
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Alexei: piacere mio. Allora, circa
dieci/dodici anni fa mi allenavo da voi durante
il periodo estivo, precisamente ad Aosta, quindi
ho già avuto modo di frequentare l'Italia
e di conoscere il vostro splendido pubblico. Sempre
molto caloroso, entusiasta. E questa sera la mia
ottima impressione è stata confermata ancora
una volta. Pattinare qui mi diverte molto e mi dà
grandi soddisfazioni.
Domanda:
rispetto
a quando pattinavi tu le cose sono cambiate molto.
Cosa ne pensi del nuovo sistema di giudizio?
Alexei: questo sistema ha senza
dubbio portato delle nuove idee.
Domanda: ma pensi che sia effettivamente
più efficente, più obiettivo del precedente?
Alexei: credo che al momento sia
molto difficile avere già un'idea precisa
a riguardo (risposta molto neutra, la sua!). Bisogna
aspettare, è ancora un po' presto per dare
un giudizio definitivo. Credo che ci vorranno almeno
due anni prima di poter dare una valutazione e dire
se effettivamente le cose siano migliorate o meno.
Domanda:
sei
stato medaglia d'oro nel 1994, poi a Nagano è
stata la volta di Ilia Kulik e nel 2002 a Salt Lake
City è arrivata la vittoria di Alexei Yagudin.
Credi che nel 2006 a Torino la tradizione verrà
confermata con Evgeny Plushenko?
Alexei: difficile da dire, ma sì,
ci sono buone possibilità che Plushenko vinca
l'anno prossimo. Vedremo.
Domanda:
hai avuto occasione di vederlo a Torino? Ci è
sembrato in buona forma
Alexei: sì, sicuramente
era in forma discreta, anche se forse un po' stanco.
Ha avuto un dicembre intenso, con le
finali Grand Prix, la Marshalls
World Cup e i nazionali.
A Torino non ha certo avuto vita facile, la competizione
è stata tosta. Ora credo che dopo gli Europei
avrà bisogno di un periodo di riposo per
affrontare al meglio i mondiali.
Domanda:
rimane comunque il migliore, se non sbaglia
è difficile che qualcuno lo possa battere...
Alexei: sì, al momento credo
sia senza dubbio il miglior pattinatore in circolazione.
Sta facendo davvero un ottimo lavoro, soprattutto
sulla presentazione.
Domanda:
ma
torniamo a te. Sempre impegnato negli show, come
è la tua vita da professionista?
Alexei: molto bella! Mi diverto,
ho l'occasione di girare il mondo, di concentrarmi
molto sull'interpretazione, sul creare qualche cosa
di originale per il pubblico. L'impegno, la passione
per questo sport sono sempre quelli di una volta,
ma, naturalmente è tutto molto meno stressante,
meno esasperato. Si lavora molto sull'intrattenimento,
sullo show vero e proprio e un po' meno sulla tecnica.
Ringraziamo Alexei
per la sua disponibilità e gli auguriamo
ancora tantissimo successo!