Domanda:
tra
poco meno di un mese ritroverai Evgeny
Plushenko. Se Evgeny non sbaglia
pensi realmente di poterlo battere?
Joubert: so che sarà
molto difficile. Ho pattinato due anni fa
a San Pietroburgo in occasione delle Finali
Grand Prix e so quanto possa essere difficile
battere un atleta russo nel suo Paese. Ma
non mi preoccupo più di tanto, andrò
a Mosca per fare del mio meglio. Cercherò
di mettere pressione su Evgeny e poi staremo
a vedere cosa accadrà. Certo, se riuscissi
a batterlo proprio a casa sua sarebbe fantastico... |
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Domanda:
ma,
onestamente, se pattinate senza errori, pensi che
veramente il tuo libero possa battere il suo?
Joubert: sì, credo di sì.
A inizio stagione io ero un disastro e lui andava
molto meglio. Agli Europei ho recuperato terreno
e nello short l'ho battuto. Sarà dura, non
lo nego, ma so che posso batterlo. Mi piace il suo
programma, mi piace la sua musica, ma ha qualche
punto debole. Ci sono molte pause, la coreografia
è molto scenografica ma se vai bene a vedere
i passi non sono poi così difficili. Lui
muove molto bene la parte superiore del corpo, crea
l'illusione di difficoltà, ma in realtà
non fa nulla di estremamente difficile. Anche sui
salti è meno preciso, meno pulito che in
passato. Siamo molto diversi io e lui. In ogni caso,
questi mondiali non sono poi così importanti.
Quello che conta sono le Olimpiadi dell'anno prossimo.
E' a Torino che voglio assolutamente batterlo.
Domanda:
Plushenko
a parte, chi ritieni possa essere un tuo rivale?
Joubert: Johnny Weir, Jeffrey
Buttle ed Emanuel Sandhu.
Mi piace molto come pattinano. Sandhu, in particolare.
Se pattina bene, come sa, potrebbe tranquillamente
essere il nuovo campione del mondo. Perchè?
Perchè il suo pattinaggio è di elevatissima
qualità. L'unico suo problema è a
livello psicologico. Spesso non riesce a gestire
la pressione che determinati eventi ti danno.
Domanda:
spesso
ti hanno criticato perchè hai dichiarato
di preferire uno stile "mascolino" e perchè
hai sottolineato come, con il nuovo regolamento,
i quadrupli non abbiano la giusta considerazione...
Joubert: è vero che preferisco
uno stile più mascolino. Non si tratta di
tendenze sessuali, non mi importa. Si tratta solo
di pattinaggio e di stile, appunto. Preferisco un
Yagudin o uno Stojko
piuttosto che altri. Tutto qui.
Per quanto riguarda i quadrupli poi... sì,
dopo l'Eric
Bompard ero particolarmente deluso. Non tanto
dal risultato (secondo) ma dal fatto che a livello
di punteggio i miei quadrupli non avevano ottenuto
un granchè. Intediamoci Johnny Weir ha vinto
meritatamente, ha pattinato alla grande, ma in quel
frangente ho avuto la netta sensazione che fosse
meglio andare sul sicuro e guadagnare punti piuttosto
che tentare un quadruplo e, magari facendolo male,
perderne.
Domanda:
guardandoti
indietro in questa stagione, qual è stato
l'evento in cui ti sei piaciuto di più?
Joubert: anche se l'unica vittoria
è arrivata da Skate
America, credo di essermi divertito di più
agli Europei.
Forse perchè, finalmente, non ho sentito
commenti tipo "guarda come assomiglia a
Yagudin". Prima, ad ogni occasione, tutti
mi ripetevano quanto il mio stile ricordasse quello
di Alexei. Quasi lo volessi copiare. Agli Europei
nessuno mi ha detto questo! Io adoro Alexei, il
suo modo di pattinare, ma non voglio essere un suo
clone. Non voglio assomigliare nè a lui nè
a nessuno altro, sono Joubert e basta. Voglio che
mi si riconosca per il mio stile, lavorerò
moltissimo in questo senso la prossima stagione.
Domanda:
una
curiosità. Ma se il nuovo libero ti dava
tutti questi problemi, perchè non riprensentare
Matrix?
Joubert: Matrix è
stato un gran libero è verò. Invece
1492, la conquista del Paradiso mi ha messo
in crisi più di una volta. Ma ho imparato
moltissimo da questa esperienza. Sono due programmi
molto diversi, e per me, come pattinatore, è
importante cimentarmi in stili diversi. Anche se,
per la prossima stagione, credo ritornerò
a uno stile più simile a quello di Matrix,
ma non voglio fossilizzarmi su un solo tipo di musica.
Sono giovane e ho tutto il tempo per crescere artisticamente.
continua