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» Lione 2006: in
pista la cosmesi made in France e diversi inserzionisti
debuttanti |
1
febbraio 2006 - I Campionati
Europei di pattinaggio artistico
e di danza su ghiaccio, svoltisi in Lione
dal 16 al 22 Gennaio scorsi, sotto
l’aspetto delle sponsorship
potranno essere ricordati per l’ingresso in
balaustra di nuovi inserzionisti nella
competizione continentale. |
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Naturalmente
sotto questo aspetto non fa testo
lo sponsor istituzionale di casa, la Regione
Rhone-Alpes. Come fu per Torino 2005, anche
in Francia il coinvolgimento economico diretto dell’ente
pubblico territoriale negli eventi sportivi è
consuetudine. D’altronde nel distretto Rhone-Alpes
si svolgono annualmente numerose competizioni
sportive di richiamo internazionale, a
partire dalle gare di sci alpino nei suoi conosciuti
comprensori (Arcs, Chamonix, Contamines, Megève,
la Plagne…).
Gli altri inserzionisti transalpini sulla
pista del complesso lionese di Gerland non potevano
che essere i partner consolidati del pattinaggio
di figura internazionale del settore cosmesi: il
gruppo Guinot – Mary Cohr, i più
importanti laboratori estetici in Francia, che sviluppano
continuamente nuove formule di bellezza e che trovano
nelle competizioni dell’ice skating una vetrina
ideale.
Lo Swatch Group (Svizzera) ha presentato
in Lione il brand Longines. La storia degli
orologi Longines comincia nel 1832 nella cittadina
svizzera di Saint-Imier e nel 1912 si lega a quella
dello sport con la realizzazione dei primi cronometri
elettrici per le competizioni. Alla tecnologia ed
all’innovazione si unisce l’estrema eleganza dei
prodotti e così Longines diventa un brand
dell’industria del lusso. Longines è
il top-partner della ginnastica internazionale
(artistica e ritmica), sia come eventi (Campionati
Europei e Mondiali) che come squadre (Russia e Cina
uomini). Diversi i ginnasti e le ginnaste testimonial
della prestigiosa marca elvetica. Si tratterà
ora di vedere se la partnership lionese con l’ ice
skating è stata occasionale, o se il brand
svizzero è deciso a dare continuità
alla sua esposizione negli stadi del ghiaccio misurandosi
con Citizen, sponsor storico della
figura.
Per il resto, come detto in apertura, possiamo parlare
di Lione 2006 come una sorta di gran ballo
continentale dei debuttanti: Ardo,
Maxell, Riston Tea
e Vossen. Andiamo con ordine e
cominciamo da Ardo, che compariva
sulla balaustra lionese con indicazioni anche italiane.
Il motivo è presto detto: Ardo fa parte del
gruppo italiano produttore di elettrodomestici Merloni
spa (Ancona). Potremmo dire che Ardo è
la “Merloni polacca” specializzata nella realizzazione
delle cucine. Perchè sponsor di Lion 2006?
Negli ultimi tempi il settore degli arredi ed accessori
domestici si è legato al pattinaggio di figura
con brand di design di alto profilo al confine con
l’industria del lusso. Una possibile chiave di lettura
di questo debutto nel pattinaggio europeo dell’azienda
polacca potrebbe essere la dimensione ragguardevole
della comunità polacca residente in Francia,
potenziale target per campagne di vendita nell’Esagono.
Per quanto riguarda Maxell parliamo
di un debutto parziale, poiché il marchio
fa parte del gruppo nipponico Hitachi
già presente nel mondo dell’ice skating.
Nel 1967 Maxell, prima nel mondo, commercializza
in Giappone i Floppy Disk: comincia così
la produzione di supporti per l’archiviazione dei
dati. Il settore dell’informatica, ormai fra gli
inserzionisti dei più importanti eventi sportivi,
non è mancato in Lione.
Come quello delle bevande, partner tradizionale
del pattinaggio con la sua vasta gamma (dal caffè
colombiano alle bevande orientali passando attraverso
le birre dell’Est Europa); forse sulla balaustra
lionese ci si attendeva i prestigiosi vini francesi,
ed invece ecco il debutto di una delle più
prestigiose marche della tradizione inglese del
tea: Riston.
L’asciugamani è accessorio primario sul campo
per tennisti ed atleti del beachvolleyball; ed in
effetti gli asciugamani firmati
dal gruppo tedesco Vossen non mancano
nel cambio-campo dei tornei internazionali di questi
sport e nel football germanico con la calciatrice
Nia Kunzer come testimonial. Nei salottini “kiss
and cry” del pattinaggio di figura non
è d’uso l’asciugamani. Vedremo se questo
esordio nel mondo del pattinaggio di figura da parte
dell’azienda tedesca farà cambiare abitudini
ai bordi pista. Nel frattempo l’alta qualità
del prodotto può trovare nel pubblico dell’ice
figure skating un potenziale target.
carlo
guglielminotti bianco
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