Accesso Riservato
(video)
Login:
Password:

siamo segnalati da:


segnalato da PuntoWeb
 
 
 
 
 
 

PRIMO PIANO

» Evgeni Plushenko: se sto bene a Torino vinco io
1 dicembre 2005 - La tappa del Grand Prix in Russia, San Pietroburgo, ha permesso di assistere alla prima apparizione in pubblico di Evgeni Plushenko (nella foto).
 

I suoi sogni olimpici erano stati messi seriamente in discussione dopo il ritiro dai mondiali moscoviti a causa dell’ormai famoso infortunio e dalle due successive operazioni. Nella sua città, Plushenko ha pattinato brillantemente entrambi i suoi programmi e ha perfino stabilito il suo record col punteggio dello short. Dopo il suo trionfo ha risposto ad alcune domande per un giornale russo.

Domanda: la maggior parte dei pattinatori insiste nel dire che non conta tanto il successo in questo inizio di stagione, quanto vincere i giochi olimpici. era invece una questione di principio per te vincere a San Pietroburgo?
Plushenko: sì, era una questione di principio. Io vivo qui. Non posso perdere. Per tutta la vita mi hanno insegnato ad essere il primo. Perché dovrei rinunciare alla mia ambizione e metterla da parte? Una volta che inizia, Qualsiasi gara è come un campionato del mondo per me.

Domanda: era una questione di principio anche sconfiggere Stephane Lambiel in uno scontro diretto?
Plushenko: per molte ragioni sono in molti a pensare che io mi sia ritirato dai mondiali perchè avevo perso lo short dietro a Lambiel. Quelli che dicono così sono miei nemici. Mi sono ritirato perché non riuscivo nemmeno a camminare. Il libero ha dimostrato qual è il livello di Lambiel. Questo non è il livello a cui pattina un campione quando hai tre o quattro problemi. Va bene, lui è stato fortunato in quell’occasione. Ora sto bene, e lotterò, e non con loro, ma io dovrò lottare contro me stesso. Se riuscirò a completare tutti gli elementi richiesti a Torino, anche con qualche piccolo problema, sicuramente vincerò.

Domanda: la tua scelta finale per lo short è Tosca?
Plushenko: sì. Avevo preparato quattro short per quest’anno, ma soltanto ora abbiamo preso una decisione. Non avevo ancora avuto le sensazioni che ho avuto qui, tutto qui. Alla coppa di Russia a Mosca (nb: gara svoltasi a fine settembre all’interno della federazione russa) alcuni pattinatori hanno utilizzato la stessa musica, ma con arrangiamenti diversi. L’ho sentita e ho capito che così andava bene. Sono ritornato a San Pietroburgo e col mio allenatore Alexei Mishin ho iniziato subito a prepararla.

Domanda: passare da un programma all’altro è il riflesso che tu non sei calmo prima delle olimpiadi...
Plushenko: non riflette proprio niente. Se sei il leader, devi trovare il meglio. Quando inizia la musica, tu devi sentirla pienamente. Se non hai questa sensazione, non fa per te.

Domanda: senti l’aria di Torino?
Plushenko: cerco di non pensarci. La vita non finisce alle olimpiadi. Se la fomra fisica me lo consente, io vincerò. Almeno farò tutto quello che posso per riuscirci.

Domanda: negli ultimi tempi sei stato costantemente preoccupato dagli infortuni. Ora è tutto a posto con la tua salute?
Plushenko: sai, è una sensazione fantastica alzarsi la mattina quando niente ti fa male. È così bello! Ho avuto diversi infortuni da quando avevo 13 anni – la schiena, il tendine di achille, le ginocchia. E tutti gli allenamenti e le gare passavano attraverso il dolore.

continua

 

 
Art On Ice Official © 2004. Created & maintained by ChristineArt
"Testata registrata presso il Triibunale di Milano il 26 novembre 2004, n0 827"