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» Accorato appello della grande Elena Chaikovskaia: Piseev sta uccidendo il nostro pattinaggio

2 aprile 2005 - Pubblichiamo la traduzione della lettera che Elena Chaikovskaia, vera pietra miliare del pattinaggio di figura russo, ha voluto far pubblicare su MK. Più che uno sfogo del momento il documento è una vera e propria accusa alla gestione Piseev che, secondo l'allenatrice, starebbe inesorabilmente portando alla rovina il movimento russo.

 

"Non dirò mai nulla di male sui pattinatori. Li ho sempre rispettati e ognuno di loro è sempre stato caro al mio cuore. Oggi sono preoccupata per loro e per il lavoro svolto dai loro allenatori. Sono contenta che ai recenti mondiali siamo riusciti a vincere tre medaglie d'oro, soprattutto perchè questi mondiali di Mosca sono stati a lungo attesi. Credo che la prossima stagione potremo fare molto bene, ma ciò che mi preoccupa è il fatto che Torino potrebbe rappresentare il canto del cigno per i pattinatori russi. Temo che il nostro movimento fra un anno giungerà alla fine, perchè tutte le risorse che abbiamo costruito con anni di lavoro si stanno esaurendo. E la mancanza di prospettive e speranze per il futuro non è altro che il risultato del lavoro della Federazione Russa.

Ho sempre pensato che la persona più importante di questo sport fosse proprio il pattinatore. Ho sempre detto, e continuerò a farlo, che noi allenatori possiamo dare il massimo, ma poi sono loro, i ragazzi, a scendere sul ghiaccio. Quando sono là fuori noi non possiamo più aiutarli. Il nostro compito di allenatori è formare campioni che possano rappresentare il nostro movimento a livello internazionale. Ma, mi chiedo, è possibile farlo senza un concreto aiuto da parte della Federazione? Perchè mai dovremmo farlo senza il sostegno della Federazione?

Se solo potessimo avere un aiuto! Se solo potessimo essere ascoltati! Non c'è possibilità di dialogo con i dirigenti della Federazione Russa. Se esprimi un parere negativo sei subito bollato come persona indesiderata. Tutto è deciso da una sola persona, Vladimir Piseev. Non esistono partiti opposti, sarebbero messi a tacere immediatamente.

In questi anni c'è sempre stata grande continuità nel pattinaggio russo. Quando un grande campione passava a professionista, ce n'era sempre uno dietro in grado di sostituirlo. Oggi, nonostante gli ottimi risultati agli Europei e ai Mondiali, palesiamo delle lacune, ci manca un bronzo e soprattutto, medaglie a parte, non abbiamo atleti nei primi cinque. Con il 2005 si è aperta una nuova era per il pattinaggio, il nuovo sistema di giudizio ha cambiato un po' tutto. Si sta già sviluppando una nuova tecnica, una nuova generazione di atleti. Sono stata ai Mondiali Junior proprio per verificare la situazione delle nostre giovani leve e sono dell'idea che non siamo sulla giusta strada. Nuove realtà si stanno affacciando sulla scena internazionale, il Giappone, l'America naturalmente e perfino la Corea.

Dico queste cose ora, non le ho volute dire prima dei Moniali e non le volevo dire dopo le Olimpiadi, perchè ora abbiamo un anno per cambiare le cose. Le Olimpiadi non sono solo una fine, sono anche l'inizio di un nuovo quadriennio. Purtroppo noi non avremo nessuno con cui iniziarlo. Per formare un grande campione ci vogliono circa 10 anni, se va bene 8, non meno. Negli ultimi tempi non è stato fatto un lavoro in prospettiva, si è pensato al presente e non al futuro.

Purtroppo oggi sembra che la Federazione sia più importante degli atleti e degli allenatori. Ma non può essere così. Non è possibile che una sola persona possa decidere per tutti su ogni cosa.

Come si può formare un team, gestire i giudici, decidere le cose? Come possiamo illuderci di progredire quando anche un minimo problema si trasforma in un caso di Stato? Spesso molte situazioni potrebbero essere risolte se solo la squadra avesse un capo allenatore con l'esperienza necessaria. Ma oggi il suo ruolo è una pura formalità, l'autonomia decisionale inesistente. E ditemi chi vorrebbe mai occupare una posizione del genere? Chi vuole diventare un burattino nelle mani di Piseev?

Dove sono i soldi della Federazione? Dove sono finiti? In tutti questi anni con i miei ragazzi ho sempre dato alla dirigenza il 10% dei premi. Ma non ho visto nascere scuole con quei soldi, non ho visto miglioramenti. Ho allenato per anni Maria Butyrskaya (nella foto), la nostra prima campionessa mondiale, con i soldi dell'amministrazione di Mosca e degli sponsor. Non abbiamo ricevuto un penny dalla Federazione. Cosa rimane da dire quando i tuoi migliori atleti sono costretti a farsi i costumi da soli? Cosa possiamo pensare quando la trasferta e l'alloggio degli atleti sono pagati dalla società organizzatrice dell'evento e quando per gli allenatori i soldi provengono dalla Physical Education and Sport Agency?

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