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marzo 2005 - L'ultima giornata di
gare di questi campionati mondiali junior
celebra la vittoria del diciassettenne Nobunari
Oda (nella foto a lato). Vittoria
indiscutibile, arrivata in una finale di altissimo
livello.
Per il ragazzo di Osaka, in lacrime durante
la cerimonia di premiazione (negli ultimi
mesi ha dovuto affrontare momenti bui a causa
di un infortunio al piede, n.d.r.), dopo un'ottima
qualificazione e un buono short arriva un
libero praticamente perfetto. Questi i suoi
punteggi: 132.09 (69.89/62.20). Pattinando
su un medley di musiche giapponesi (un accattivante
ed esotico mix di flauti e tamburi), Oda ha
eseguito ben otto salti tripli, tutti di ottima
fattura, tranne il triplo Lutz, giudicato
con un GdO tra -1 e -2. |
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Una menzione particolare
va al bel triplo Axel (accreditato
da un +1 da tutti i giudici), soprattutto se condiseriamo
il fatto che il ragazzo lo ha perfezionato proprio
in Canada, durante le due settimane che precedevano
la competizione. "E pensare che ero venuto
qui sperando di arrivare tra i primi dieci
- racconta Nabunari - solo ieri, dopo lo short,
ho iniziato a pensare alla medaglia d'oro".
Oda è il secondo giapponese, dopo Daisuke
Takahashi nel 2002, a vincere il titolo
maschile ai mondiali junior.
Il secondo posto
va al francese Yannick Ponsero,
primo dopo lo short program. Per l'artista di Francia,
impegnato sulle musiche di "Matrix Reloaded",
un buon libero, bei salti (ben sei i tripli atterrati),
ma soprattutto belle trottole e
ottime sequenze di passi, tutte
accreditate di un Livello 2. Peccato
solo per la caduta sul quadruplo Toeloop. Punteggi:
120.55 (62.41/59.14).
"E' stata la miglior gara che abbia mai
fatto - ha dichiarato Yannick - e finalmente
sono riuscito ad atterrare il triplo Axel. Ho sbagliato
sul quadruplo, ma poco importa, credo che la mia
performance rimanga comunque ottima".
Medaglia di bronzo
per il russo Sergei Dobrin che
nel libero ha dovuto cedere il passo all'americano
Jordan Brauninger, rispettivamente
quarto e terzo. Ma il divario accumulato con lo
short program ha consentito comunque a Dobrin di
conquistare il podio. "Sono molto contento
della mia prova - il commento di Sergei - soprattutto
perchè sono riuscito a eseguire bene entrambi
i tripli Axel del mio disco". Ora per
Sergei non rimane che attendere le decisioni della
federazione russa in merito alla squadra da mandare
ai mondiali senior
di Mosca. Il terzo posto, dopo Plushenko e Griazev,
se lo contendono proprio Dobrin e Uspenski (ritiratosi
in Canda a causa di una brutta forma influenzale).
Rimonta mancata,
dicevamo, per l'americano Brauninger.
Nonostante Jordan riesca a ottenere il suo best
score nel libero pattinato sulla colonna sonora
de "La maledizione della prima luna"
(119.32), il bronzo rimane a soli 70 centesimi.
Quasi una beffa per lui che, già medaglia
di bronzo l'anno scorso, avrebbe voluto puntare
all'oro. Ma l'infortunio alla gamba che l'ha fermato
a inizio stagione (frattura da stress) e, soprattutto,
l'altissimo livello tecnico visto in gara hanno
fermato la sua corsa al titolo. "La gara
è stata davvero durissima - commenta
Jordan - con programmi di grande livello e difficoltà
tecnica". "Jordan è molto
deluso, ma io sono molto soddisfatto di lui -
dichiara il suo coach Ted Masdea
- ha pattinato benissimo".
Per quanto riguarda
i colori azzurri, invece, registriamo una buona
rimonta del nostro Paolo Bacchini
che, ventiduesimo dopo lo short, si piazza diciassettesimo
nel libero per chiudere al diciannovesimo posto
in classifica generale. Nel suo disco Paolo ha presentato
il triplo Axel, non perfettamente atterrato ma,
comunque non caduto, una discreta combinazione triplo
Ritt-doppio Toeloop e un buon secondo triplo Lutz.
Peccato per i due salti previsti tripli, Lutz e
Flip, e usciti solo doppi.
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Classifica
finale
n.g.