Pechino,
17 dicembre 2004 - In formissima,
sicura con un pizzico di originalità,
Irina Slutskaya
(nella foto) gareggia in pantaloncini
(da quest'anno è ammesso
anche questo tipo di abbigliamento,
dopo "secoli" di gonnellino,
n.d.r.) e si piazza subito al primo
posto nella gara femminile.
Ottimo il suo short sulle musiche
di "The Lady and the Hooligan".
Perfetti i salti, notevoli trottole,
passi e spirali.
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"E'
stupendo poter pattinare con questo abbigliamento
- il suo primo commento al termine della prova
- ho provato il classico gonnellino e
poi ho provato questo... che dire, così
mi sento più a mio agio".
Qualcuno le chiede come è riuscita
a tornare a questi livelli, dopo l'incredibile
serie di guai fisici. "Amo pattinare
- risponde lei candida - è solo
questo il mio segreto".
Alle
sue spalle si piazza la campionessa del mondo
in carica Shizuka Arakawa,
sempre molto elegante e sicura nella sua routine
sulle arie della "Madama Butterfly".
"Ero molto nervosa e questo ha un
po' influito sulla mia prova - dichiara
Shizuka - soprattutto i salti, non erano
puliti come avrebbero dovuto".
La
terza posizione va all'atleta "sorpresa"
della serata, la canadese Joannie
Rochette. E chissà dove avrebbe
potuto arrivare questa "ragazzina terribile"
se avesse anche atterrato bene anche il triplo
Flip! "Ho sbagliato proprio il mio
salto più forte - confida un po'
indispettita - ma nel complesso ho pattinato
abbastanza bene".
Quarta
e quinta le altre due giapponesi, Yoshie Onda
e Miki ANdo, solo sesta Cynthia Phaneuf.
Classifica
completa