Pechino, 17 dicembre 2004 - Tra mugugni e lamenti per l'ora un po' tarda (per esigenze di diretta tv le ultime coppie hanno pattinato dopo le 23.00, n.d.r.) il programma della danza originale ha offerto eccezionali performances ma anche qualche sorpresa. Favolosi, come sempre, Tatiana Navka/Roman Kostomarov, nettamente al comando della classifica.

Bisogna ammettere che gli aggiustamenti apportati dai due russi al programma dopo la sconfitta in Giappone, hanno avuto l'effetto sperato.

Ma le sorprese arrivano già dal secondo posto. Chi si aspettava la coppia formata da Albena Denkova e Maxim Staviski è di certo rimasto deluso. Non all'altezza della loro fama, i bulgari, gli unici ad aver battuto Navka/Kostomarov quest'anno in occasione dell'appuntamento Grand Prix giapponese, conquistano solo il quarto posto, dando via libera agli americani Tanith Belbin e Ben Agosto (nella foto) e agli israeliani Galit Chait/Sergei Sakhnovski, rispettivamente secondi e terzi.

"L'anno scorso abbiamo conquistato un bronzo inaspettato - commenta Tanith - e ora abbiamo l'occasione di fare addirittura meglio. Quest'anno ci sentiamo più sicuri, siamo maturati artisticamente. Prima quando pattinavo pensavo solo alle difficoltà tecniche che dovevo eseguire. Ora riesco a concentrarmi anche sul pubblico, a pattinare divertendomi". "Quando sei sicuro del lavoro che hai fatto, quando non hai incertezze sui passaggi di tecnica - le fa eco Ben - ecco, allora puoi iniziare a divertirti mentre gareggi, tutto diventa più facile. Ora proveremo a ripeterci anche nel libero".

Sempre molto dinamico il programma degli israeliani (Quickstep sulle musiche di "Sing Sing" e Foxtrot sulle musiche di "Smile"). Entrambi felici, un po' polemico Sergei per l'orario "non so nemmeno dove mi trovo, sono abituato a gareggiare anche alle 9 del mattino, ma a quest'ora non credo di aver mai pattinato".

Quinto posto per il piacevolissomo "Singing in the rain" dei canadesi Marie-France Dubreuil e Patrice Lauzon. Sesti i "cugini" francesi Isabelle Delobel/Olivier Schoenfelder.

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