Cosa
accade nella testa di Carolina? A
volte è difficile da immaginare.
Seconda nello short, decima nel libero.
Gioia e lacrime. Lacrime per un
libero che potremmo definire
solo in un modo: disastroso.
Fuori ritmo, imprecisa, il Lutz che
non esce (singolo nel primo tentativo,
doppio nel secondo), l'Axel solo singolo,
trottole così così.
Si salvano per un pelo il triplo Salchow
e il triplo Rtiberger, entrambi comunque
con GDO (grade of
execution) che oscillano tra
-2 e -1. |
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Tutto
il contrario per Irina Slutskaya,
che domina senza problemi la gara da tutti
i punti di vista. Sicura sui salti, splendida
nella combinazione triplo Salchow-Triplo
Ritberger-doppio Toeloop, sicura
nelle trottole e nelle intricate sequenze
di passi. Un totale di 121.90 che scava letteralmente
un abisso tra lei e il secondo libero dell'ungherese
Julia Sebestyen. "Sono
così felice della mia performance
- dichiara a fine gara Irina - questa
era senza dubbio la gara più difficile,
per le atlete iscritte. La Arakawa che è
campionessa mondiale e la Sebestyen campionessa
europea non sono avversarie faicili da battere.
Sono contenta di aver dato il meglio".
Discreta,
seppur lontana anni luce dal suo standard
di gara, la prova della giapponese Shizuka
Arakawa, terza nel libero e seconda
in classifica generale. Anche per lei problemi
sul triplo Lutz, uscito per ben due volte
solo doppio, e sul Flip, anche qui solo due
rotazioni invece delle tre previste. Maluccio
anche la combinazione triplo Salchow-Triplo
Toeloop-doppio Toeloop, con un'incertezza
di troppo nel secondo salto arrivato scarso
di rotazione e giudicato solo doppio dalla
giuria. Più sicura su trottole e sequenze
di passi che si attestano su un Livello 2.
"E' la mia seconda gara Grand Prix
della stagione e posso fare un piccolo bilancio
- commenta Shizuka - in entrambi i casi
ho eseguito un discreto short, ma nel libero
ancora non ci sono. Devo lavorare molto su
parecchi passaggi".
In
leggera ripresa dopo lo short l'ungherese
Julia Sebestyen, seconda
nel libero e terza in classifica generale.
Discreta la sua Carmen, sia dal lato artistico
che dal quello tecnico, belli e sicuri i salti
a inizio disco, un po' imprecisa nel finale
con un Lutz solo doppio e un Flip traballante.
"Era importante per me pattinare
bene - racconta la Sebestyen - e,
in definitiva, posso dire di aver fatto un
libero di buon livello. Sono solo mezzo punto
dietro alla Arakawa in classifica generale,
è un buono stimolo per migliorare ancora".
Classifica
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