“1492
– La Conquista del Paradiso”,
mai musica potrebbe essere più
adatta per un francese che sbarca negli
Stati Uniti alla conquista di una medaglia
d’oro. E infatti la medaglia è
arrivata, come da previsioni Brian
Joubert porta a casa il suo secondo
titolo a Skate America (il primo,
allora inaspettato arrivò nell’edizione
2002). |
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Pronostico
rispettato, sì, ma con quanta fatica,
perché Brian questa volta non ha mostrato
quella sicurezza e quella tecnica cui ci aveva
abituati e, soprattutto, perché un “certo”
Ryan Jahke (nella foto) gli
ha dato quel che si dice filo da torcere. Ma
scendiamo nel dettaglio.
Subito
fuori dai giochi l’israeliano
Roman Serov, terzo dopo lo
short, e il tedesco Stefan Lindemann,
sorpresa al negativo della competizione. Serov
inizia con una bella combinazione triplo Axel-triplo
Toeloop, ma un brutto arrivo sul triplo Axel
e un Flip solo doppio lo tagliano fuori dalle
medaglie. Discorso diverso per Lindemann che
mostra leggeri segni di ripresa dopo il disastro
dello short. Quinto nel libero, chiuderà
nono in classifica generale.
Problemi
anche per il veterano Michael Weiss,
fin troppo severo con se stesso quando, in conferenza
stampa dichiara, senza mezzi termini, “Il
mio pattinaggio è stato decisamente mediocre.
Ho provato il triplo Axel ma non ho avuto la
necessaria rotazione in nessuno dei due tentativi.
Devo anche abituarmi al nuovo sistema di giudizio,
un sistema che paga e molto la qualità
del pattinaggio ed elementi come le combinazioni
triplo-triplo”.
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Decisamente
intransigente Michael che, se si escludono
i due Axel, ha comunque portato a termine
un bel programma, arricchito da cinque tripli
e da splendide trottole, reso ancora più
accattivante da una scelta musicale quanto
meno originale, un medley tra Led
Zeppelin e Metallica, e da un costume
inedito. Terzo il suo piazzamento finale. |
E ora veniamo
ai due contendenti. Primo a scendere in pista
il ventiseienne Ryan Jahnke
con un coinvolgente Concerto per Piano
in Fa Minore di Evdard Grieg. Anche
lui sfortunato nei due tripli Axel, non riusciti,
ma praticamente perfetto in ben sei tripli,
nelle sequenze di passi e nelle trottole. Ottimo
il merito artistico, per un punteggio
totale di 125.88.
Brutta partenza invece per Brian Joubert,
che incontra non pochi problemi nel quadruplo
Toeloop. Problemi che si ripresentano
in quasi tutti gli atterraggi dei salti, in
particolare sul secondo triplo Axel e sul triplo
Lutz. La sequenza di passi entusiasma
il pubblico, il programma però
resta poco convincente, non tanto nei singoli
elementi, ma per una generale impressione di
insicurezza. 121.63 il punteggio assegnatogli
dai giudici, circa 4 punti e mezzo meno dell’americano.
La medaglia d’oro di Brian è però
assicurata da un divario in classifica notevole,
il francese chiude con 193.46 a fronte dei 186.71
di Jahnke.
“Sono soddisfatto di aver vinto questa
manifestazione – dichiara Joubert
– era il mio primo obiettivo della
stagione. Ho presentato uno short abbastanza
solido, nel libero ho avuto delle difficoltà,
ma per iniziare è andata comunque bene!”
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