PERCHÉ
POTREBBE VINCERE?
Ha la maestria artistica, ha
i salti (e quest’anno in tutte
le gare del gran Prix ha dimostrato una grossa
consistenza sui salti), ha il talento.
Possiede tutte le caratteristiche che dovrebbe
possedere il pattinatore ideale, gli basterebbe
solo dimostrarle tutte assieme in una stessa competizione,
e sembra inevitabile che quel giorno prima o poi
verrà. Può essere che questo accada
ai giochi olimpici di Torino 2006. Yagudin nelle
gare pre-olimpiche quella consistenza l’acquisì
e vinse, Sandhu sembra essere su quella stessa
strada (ha vinto sia lo Skate
Canada che la Coppa
di Cina). Nel Lancia
Ice galà la sua esibizione
seguita in religioso silenzio aveva qualcosa della
preparazione rituale del campo di gioco. Nella
finale del Gran Prix di Colorado Springs
nel 2004 ha battuto
Plushenko e con lo stato di forma
attuale di Evgeni non è poi una lontana
probabilità che possa di nuovo batterlo
a Torino, il programma libero di Sandhu sembra
renderlo una sintesi suprema del funambolismo
di Kurt Browning e del teatrale
senso innovativo della musica e della coreografia
di Toller Cranston (il sei
volte campione canadese e medaglia di bronzo alle
olimpiadi di Innsbruck del 1976 e una
delle figure che con la sua stupenda flessibilità,
fluidità, ed estensione nei salti e nelle
spirali e con inusuali ed innovative trottole,
maggiormente contribuirono alla rottura degli
schemi del vecchio pattinaggio, rigido, freddo
ed inespressivo). I canadesi sono certamente prevenuti.
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Di
Sandhu, sono convinti che esista un buon Emanuel
e un cattivo Emanuel e non si sa mai quale Emanuel
vedrai! Le sue prestazioni sono state sempre discontinue,
buoni programmi originali precedevano cattivi
liberi e viceversa; a Sandhu per vincere
il titolo olimpico basterebbe solo mettere di
fila due buoni programmi. Comunque tra
gli obiettivi dichiarati da Sandhu c’è
quello di vincere almeno un titolo mondiale (gli
piacerebbe vincere a Calgary 2006) e il titolo
olimpico; era a Salt Lake 2002 ma non
potè competere per infortunio,
lo stato di forma e le prestazioni attuali dei
suoi diretti rivali sembrano porlo in una quadratura
particolarmente favorevole. Appuntamento al 21
e al 23 Febbraio 2006.
HANNO
DETTO DI LUI: “ He is Kramer and Baryshnikov,
on the ice he’s Baryshnikov, off it, he’s Kramer
” - affermazione fatta da Joanne McLeod,
coach e coreografa che scoprì Sandhu all’età
di otto anni a Vancouver e che lo convinse a lasciare
la scuola del National Ballet of Canada per il
ghiaccio, facendo riferimento al goffo, impacciato
e imprevedibile scapolo Cosmo Kramer del telefilm
“Seinfeld”, il personaggio interpretato dall’attore
Micheal Richards ed ispirato a Kenny Kramer
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