Accesso Riservato
(video)
Login:
Password:

siamo segnalati da:


segnalato da PuntoWeb
 
 
 
 
 
 

>> ROAD To TURIN 2006


Evgeni Plushenko
Russia


Date of birth: 03.11.1982
Place of birth: Solnechni (Khabarovsk region)
Height: cm 178
Home town: St. Petersburg
Profession: Full Time Athlete
Hobbies:
Tennis, football, music, cars, computer games, ballet
Start sk. / Club: 1986 / Yubileiny Sport Club
Coach: Alexei Nickolaevich Mishin
Choreographer:
Eduard Smirnov, Yuri Smekalov, David Avdish, Kirill Simonow, Valery Mihailovsky, Nikolai Morozov
Former coach: Mikhail Makoveyev (Volgograd 1986-93) Home Rink: Yubileyney Rink, Palace of Sports
Practice low season: 23 h / week at St. Petersburg
Practice high season: 23 h / week at St. Petersburg

Personal Best Total Score
251,75 ISU Grand Prix Final 2005

Music Short Program as of 2005/2006 season
Tosca - G. Puccini: “E lucean le stelle”

Music Free Skating / Free Dance as of 2005/2006 season
The Godfather (Nino Rota) by Edvin Marton


PERCHÉ POTREBBE VINCERE?


E’ il grande favorito per le Olimpiadi di Torino, atteso dai fans di tutto il mondo fin da questo sofferto inizio di stagione. Nella sua ormai lunga carriera ha sempre gareggiato ai massimi livelli e vanta un medagliere di tutto rispetto: tre volte campione del mondo, cinque volte campione europeo, vice-campione olimpico nel 2002, quattro volte vincitore del Grand Prix.
Memorabili gli anni delle sue sfide con Alexei Yagudin, giocate sulla grande tecnica e sul diverso stile interpretativo, che hanno appassionato il pubblico come poche volte è accaduto.
Suo è il record di punteggio in campo maschile, 251,75 punti, ottenuto dopo l’avvento del nuovo sistema di giudizio voluto dall’ISU; sua la prima combinazione quadruplo toe loop-triplo toe loop-triplo loop; suoi trademark la trottola Biellmann, unico pattinatore maschio ad averla eseguita, e le velocissime sequenze di passi.
Determinato, perfezionista, grande lavoratore, non ha mai nascosto di puntare al titolo olimpico, l’unico che gli manca per coronare una carriera da sogno.
Eppure non tutto è positivo nella sua rincorsa al titolo: da qualche anno, ormai, soffre di problemi fisici vari, prima alla schiena e al ginocchio, infine lo scorso anno un’ernia inguinale lo ha portato al ritiro dai Mondiali di Mosca, nella sua Russia, a cui certamente teneva molto. Operato nella primavera, ha intrapreso con costanza e caparbietà un percorso che lo ha gradatamente riportato alla forma abituale, seguito dall’allenatore che lo ha accolto undicenne nella sua famosa scuola, Alexei Mishin, al quale è legato da un solido rapporto di rispetto e comprensione.
C’è chi pensa, per tutto questo, che Plushenko abbia ormai iniziato una parabola discendente, ma Evgeni, insieme al suo allenatore, non ha lasciato nulla al caso per arrivare pronto all’appuntamento olimpico.


Un sapiente dosaggio di allenamenti e gare, poche e distanziate, la rinuncia a presentare un nuovo programma libero, la decisione di ricorrere per le coreografie alla consulenza del guru del momento, Nikolai Morozov, al quale ha affidato la revisione del suo libero dell’anno scorso, Il Padrino, e l’impostazione del nuovo corto, tratto dalla Tosca di Puccini.

I risultati si sono visti ai Campionati europei appena conclusi, con la conferma chiara del suo titolo dopo due programmi di alto livello, nonostante i postumi della forma influenzale che l’aveva colpito nei giorni precedenti.

Certo la gara olimpica si presenta molto aperta, non sono pochi i concorrenti, tutti di alto livello e tutti intenzionati a conquistare l’oro. Plushenko ha dalla sua un talento innato, tecnica eccellente, grande sensibilità per la musica e timing perfetto, carattere, motivazioni, uno staff tra i migliori del mondo che lavora con e per lui.
Se tutto ciò riuscirà a compensare le difficoltà fisiche e psicologiche che ha dovuto attraversare dopo l’operazione, potrà veramente coronare il suo sogno.

Abbiamo scelto due sue dichiarazioni che aiutano a capire il suo modo di intendere il pattinaggio.

DICE DI LUI: “ I think I was born to be a figure skater, I think it was fate, and I thank God for letting it happen." (Penso di essere nato per essere un pattinatore di artistico, penso che fosse destino, e ringrazio Dio per aver permesso che accadesse)

"I skate for the fans. It's not as fun without them there supporting me. I get energy from them and I want to skate well for them.” (Io pattino per i fans. Non è così divertente senza il loro sostegno. Io ricevo energia da loro e voglio pattinare bene per loro)

 

 

 
Art On Ice Official © 2004. Created & maintained by ChristineArt
"Testata registrata presso il Triibunale di Milano il 26 novembre 2004, n0 827"