PERCHÉ
POTREBBERO VINCERE?
Inclusi entrambi nei “ten most beautiful
people in figure skating 2003”, sono
un gran bel guardare, esecutori pregevoli, ma
mancano di intensità espressiva e soprattutto
di quel carisma che era stata una dote comune
a tutte le coppie di danza di vertice del precedente
quadriennio olimpico.
C’è solamente da chiedersi cosa possa accadere
se i rientranti lituani Margarita Drobiazko
& Povilas Vanagas e gli italiani
Barbara Fusar Poli & Maurizio Margaglio
sapranno ancora ricreare quella magica aura che
stampava i loro programmi nella memoria degli
appassionati.
La gara olimpica della danza che si prospettava
alla vigilia l’unica scontata dell’intera kermesse
torinese si preannuncia, invece, come un'ulteriore
incognita; la loro “Carmen” sembra essere
una “Carmen” firmata Chanel, e questo
dice tutto sul loro programma libero: un insieme
di mossette, mossettine, passaggi più o
meno scontati o addirittura talmente scontati
da far sembrare l’insieme del programma una
parodia della Carmen.
Il coreografo-marito deve aver travisato il senso
di opéra-comique, c’è da chiedersi
che fine abbiano fatto la sensuale carnalità
espressiva, l’esplicitazione del “verismo musicale”
e le pagine di rara intensità del dramma
lirico di Georges Bizet. Se non altro passeranno
alla storia del pattinaggio di figura per aver
avuto il coraggio di presentare in una competizione
olimpica con esito vittorioso una delle versioni
più scialbe e parodistiche della Carmen
di Georges Bizet, d’altronde non si può
certo biasimare i giudici che saranno costretti
a scegliere “il meglio del peggio” nella specialità
danza.
Tatiana Navka, la più chic di
tutto il circuito, ha una passione smodata
per i cosmetici: Chanel, Christian Dior e Mac;
l’acconciatore preferito: Anatoly Farber “while
he works on my hair, I really enjoy this time,
because he’s like an artist” dice “I
get a lot of energy from him”.
Peccato che l’acconciatura per il programma libero
sia di una scontatezza e banalità straordinarie.
Navka era una pattinatrice a rotelle
nella sua città di residenza Dnepropetrovsk
in Ucraina, fino a quando, a 12 anni, vide in
televisione la pattinatrice russa Elena
Vodorezova (bronzo mondiale 1983) e
iniziò a pattinare sul ghiaccio. Quando
i suoi coaches di danza decisero di ritirarsi,
l’intero gruppo di Dnepropetrovsk andò
a Mosca per incontrare la famosa coach di danza
Natalia Dubova, tra tutti la
Dubova scelse soltanto Navka; Navka fece
coppia con Samvel Gezalian e in pochi mesi iniziò
la sua carriera. Lei e Gezalian erano
riserve nel team olimpico dell’Unione Sovietica
del 1992, rappresentarono la Bielorussia
ai giochi olimpici del 1994, la loro
partnership si concluse nel 1995
e Navka fece coppia con Nikolai Morozov.
Dopo
un sedicesimo posto alle olimpiadi del
1998 Navka cambiò di nuovo partner,
fu Natalia Linichuk a suggerire la partnership
con Kostomarov.
Tatiana racconta: “When Roman called me, my
first answer was no, i didn’t want to do this
again. I am so happy. I have a new life. I have
a baby. Then, when i thought about it, i started
to understand if i’m not doing this right now,
i will never forgive myself. I will always say
i was so stupid that i didn’t use my chance”.
Kostomarov si trasferì in New Jersey
e Zhulin incominciò ad allenare la nuova
coppia. Kostomarov è praticamente
l’opposto di Tatiana, Kostomarov è
un ragazzo “acqua e sapone” e
preferisce vestire casual e trascorrere il tempo
libero con i suoi amici Alexander Abt
e Ilia Kulik, è sposato
con la pattinatrice Julia Lautowa.
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Nel
2004 divennero campioni del mondo.
Dominatori della passata e della presente stagione
hanno rappresentato “il meglio del peggio” dell’ultimo
quadriennio olimpico e pochi credono che possano
perdere il titolo olimpico.
Ma l’impresa non è comunque esente da incognite
(le coppie di danza rientranti e gli americani
Belbin&Agosto).
Uno dei fattori che gioca a loro favore
è, ribadiamo, la presenza
sul ghiaccio, lei flessuosa e dotata
di scialba sensualità, lui biondo e prestante,
riescono ad imprimere ai loro programmi una superficiale
brillantezza interpretativa, riuscendo
ad ottenere dai giudici punteggi elevati per la
componente artistica. Un altro fattore
è una sufficiente versatilità del
registro interpretativo come mostrano
i liberi delle due passate stagioni, uno scherzoso
mix “Pantera Rosa e Austin Powers” e una Tosca.
Va a loro sfavore la mancanza di intensità
espressiva.
Nonostante il fatto che la loro Carmen sembri
una sorta di versione parodistica del dramma lirico
per la sua scontatezza e banalità coreografica
loro sono sicuri e convinti della scelta fatta:
“This music is eternal, and if others have
used it, it wasn’t used by us, therefore for us
it’s a new experience. Why shouldn’t we try this
music? It’s strong and evokes passion.” ha
dichiarato Roman.
I fatti sembrano dar loro ragione,
i giudizi sono stati positivi, con voti
tutti superiori a 8 nei components in
entrambi le gare del Grand Prix cui hanno partecipato.
Ma uno schiocco di dita e un passaggio di muleta
possono fare una Carmen?
Non sono tuttavia imbattibili:
se dalla loro hanno una lunga esperienza e le
solide basi della scuola russa, ben sfruttate
dall’esperto allenatore e coreografo Zhulin, marito
di Tatiana, la tecnica appare perfettibile
e alla portata di altre coppie.
Tatiana ama la tranquillità della
famiglia: “La mia bimba è
la mia gioia, ora; passo tutto il tempo che posso
con lei e mi manca molto quando devo lasciarla”
. Si occupa anche di ideare i costumi di gara:
“Io e Alexander lavoriamo insieme per disegnarli”.
Ama l’Italia: "It's
very romantic. The food is unbelievable, the people
are friendly, and there's lots of shopping and
all kinds of things to see. Every part of the
country is different with mountains and beaches."
ha detto. E forse sarà proprio l’italia
a regalarle ( ………è proprio il caso di dirlo!
) quel titolo olimpico tanto desiderato.
DICONO
E HANNO DETTO DI LORO
Tatiana Navka, dichiarò a proposito
del nuovo sistema di valutazione: “We
want those who make the rules to give us more
creative freedom... It’s not interesting anymore.
Everybody will look the same” e non è stata
certo smentita dai fatti!
“I’m not afraid of anybody. I will try to do my
best in each event” – Roman Kostomarov
–
“The real champion is someone who can do everything”
–
Tatiana Navka –
“ A woman can do anything if she really works
hard and wants it enough, being a mother helps
me. Sometimes if i have a bad practice and i am
feeling bad, i go home and see my baby’s face,
and all the bad feeling go away.”
–
Tatiana Navka -
“it’s not easy. But they understand one thing
– results are going up.” - Alexander Zhulin,
coach -
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