(18/10/2005)
– Gianfranco Fini, Vice presidente
del Consiglio e Ministro degli Esteri, ha presentato
oggi alla Farnesina il progetto italiano di risoluzione
dell'Assemblea delle Nazioni Unite sulla Tregua
Olimpica. All'incontro, al quale erano invitati
gli ambasciatori di rappresentanza a Roma, sono
intervenuti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri Gianni Letta,
il Sottosegretario di Stati ai Beni ed Attività
Culturali b, il presidente del CONI Giovanni
Petrucci e il presidente del TOROC Valentino
Castellani. Il concetto di Tregua
Olimpica risale a un'antica tradizione ellenica
che prevedeva la cessazione di tutte le ostilità
durante i Giochi Olimpici. La Tregua Olimpica fu
sempre rispettata durante i dodici secoli di Giochi
Olimpici dell'antichità.
Nel
1992 il Comitato Olimpico Internazionale
ha convinto la comunità internazionale a
rinnovare tale tradizione, chiedendo la cessazione
di tutte le ostilità durante i Giochi. Da
allora, grazie alla collaborazione dei Comitati
Olimpici Nazionali, ci sono state diverse iniziative
per promuovere la comprensione e la solidarietà
attraverso lo sport, fra le comunità di tutto
il mondo. Quest'anno spetta all'Italia, in qualità
di paese organizzatore dei prossimi Giochi Olimpici
Invernali di Torino 2006, presentare la dichiarazione
a sostegno della Tregua Olimpica. Oggi la Tregua
Olimpica è diventata espressione del desiderio
dell'umanità di costruire un mondo basato
sulle regole della competizione leale, dell'umanità,
della riconciliazione e della tolleranza. L'obiettivo
è il mantenimento della pace a livello internazionale
e l'incoraggiamento del dialogo, della cooperazione
e della comprensione fra le varie culture.
"Per
l'Italia è un onore - ha dichiarato
Fini - ospitare le Olimpiadi e il Viaggio
della Fiamma Olimpica, simbolo di pace e solidarietà,
valori in cui il Paese si riconosce. Il
successo di queste Olimpiadi dipende dal sostegno
dell'intera comunità, l'augurio
è che dopo la presentazione di oggi il sostegno
della comunità internazionale alla Tregua
Olimpica sia unanime, anche da parte dei Paesi non
interessati direttamente ai Giochi Invernali. Speriamo
di superare il record dello scorso anno per l'adesione
alla Tregua Olimpica che era stata sottoscritta
da 190 Paesi".
"La
Tregua Olimpica - ha continuato Pescante
- ha 2.700 anni di storia e rappresenta il primo
atto politico legato a un evento sportivo, il primo
atto politico internazionale. Anche se in undici
secoli la Tregua non sempre è stata rispettata,
resta tuttavia un messaggio di speranza e di pace,
condiviso e sposato da tutto il pianeta senza alcun
tipo di discriminazione. Speriamo che durante i
16 giorni dei Giochi di Torino tutte le ostilità
possano essere sospese e che la Tregua Olimpica
serva a invocare la caduta delle barriere".
Il presidente Castellani ha infine
aggiunto: "Fin dall'inizio del
nostro lavoro ci siamo impegnati per raggiungere
anche questo obiettivo e il 3 novembre a New York
verrà ribadito dalle Nazioni Unite. Oltre
al progetto della Tregua Olimpica, già da
tempo esistono iniziative che accompagnano la diffusione
della cultura della pace come il Programma di Educazione
Olimpica rivolto alle scuole".
L'Assemblea
Generale della Nazioni Unite ha richiamato più
volte gli Stati membri all'osservanza della Tregua
Olimpica sia a livello individuale sia collettivo,
inclusa nella Dichiarazione del Millennio
del settembre 2000, ottenendo le firme
di oltre 160 capi di Stato e Governo.
Il 3 novembre, a New York, presso
le Nazioni Unite verrà letta
e votata dall'Assemblea Generale ONU la risoluzione
della Tregua Olimpica di Torino 2006, dal
titolo "Costruire la pace e un mondo
migliore attraverso lo sport e l'ideale Olimpico".
Parteciperà all'evento una delegazione composta
da rappresentanti del Governo italiano, del CIO,
del TOROC e autorità locali piemontesi. A
New York l'UNICEF promuoverà il progetto
delle "Pigotte di Torino 2006",
le bambole di pezza realizzate ogni Natale dall'UNICEF
e quest'anno dedicate a prossimi Giochi Olimpici
Invernali.
Anche
questa mattina a Roma l'UNICEF è intervenuta
portando le firme per la Tregua Olimpica dei suoi
due "Sport Goodwill Ambassador", Francesco
Totti e Paolo Maldini, e regalando come buon auspicio
al Ministro Fini un prototipo di Pigotta Olimpica.
Ufficio
Stampa TOROC