PERCHÉ
POTREBBE VINCERE?
Ha vinto i Campionati Mondiali di Dortmund
nel 2004, eseguendo sette tripli, inclusa
una combinazione che in quella competizione nessuna
delle sue rivali tentò, triplo
lutz-triplo toeloop-doppio loop, divenendo
la prima donna nella storia del pattinaggio ad
eseguirla in un campionato mondiale. La sua “Turandot”
nel merito tecnico ricevette un 6.0 e nel merito
artistico punteggi tra il 5.8 e il 5.9. Punti
a suo favore: a detta della connazionale Yuka
Sato (campionessa del mondo nel ‘94)
è una grossa “spinner”, possiede una enorme
flessibilità ed energia interpretativa
(beneficiando in tal senso del lavoro fatto con
Evgeny Platov e Alexei
Yagudin). Si dice che in allenamento
sia instancabile e dotata di una forza e resistenza
fisica incredibili (Takeshi Honda
per lungo tempo si è allenato insieme a
lei e l’ha definita straordinariamente potente
e resistente). Detrattori affermano che il suo
titolo mondiale sia stato tutto merito del duro
lavoro con Richard Callaghan,
Shizuka infatti cambiò coach alla fine
del 2003 per allenarsi alla corte di Tatiana
Tarasova e la parabola discendente iniziata
dopo il titolo mondiale del 2004 sembra corroborare
tali affermazioni.
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E’
stata la terza giapponese a diventare
campionessa del mondo dopo Midori
Ito (1989) e Yuka Sato
(1994) e potrebbe essere la prima campionessa
olimpica nella storia del Giappone, “under rotation”
nei salti permettendo, perchè dal punto
di vista coreografico il suo libero (“Fantasy”
by Frederic Chopin) ha tutta
la dignità di un programma olimpico e il
ritmo e lo stile del brano ben si addicono alla
scarsa mimica facciale e alla freddezza interpretativa
che la caratterizzano. La storia della Ito sembra
ripetersi: campionessa mondiale a Parigi nel 1989,
campionato del mondo di Monaco 1991 disastroso,
per le Olimpiadi di Albertville 1992 sembrava
non avere rivali, fu solo argento. Shizuka Arakawa
a Torino sarebbe alla seconda partecipazione ad
una Olimpiade, a Nagano 1998 fu 13esima.
Riuscirà Shizuka a conquistare quella medaglia
d’oro che sfuggì alla ben più meritevole
Ito? Appuntamento al 21 e al 23 Febbraio 2006.
HANNO
DETTO DI LEI: “ I can clearly see in
her performance level something that is not really
describable in words, yet you see the aura of
a champion” - Yuka Sato -
POTREBBE
RIPETERSI!
Nella sezione
video il libero dei Mondiali di Dortmund
2004.
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