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SPECIALE
MONDIALI MOSCA 2005

» Mosca 2005: libero uomini, commenti dei protagonisti

Mosca, 17 marzo 2005 - Ecco i commenti a caldo dei protagonisti.

Stefan Lindemann (GER)
Dopo lo short program non riuscivo a dormnire, ci ho rimuginato fino alle tre del mattino, ma il giorno dopo, all'allenamento l'avevo già lasciato alle spalle. Ho cercato di non pensare troppo ai miei errori di martedì. Durante il riscaldamento stasera sapevo che dovevo atterrare un quadruplo pulito e ci sono riuscito. Anche se sono un po' infastidito per aver sbagliato il Flip (caduta) e per aver fatto solo singolo il secondo triplo Axel.

 

 

Ma se c'è una cosa che ho imparato dal mio short è quella di andare avanti, nonostante tutto, rialzarmi e continuare. Oggi era importante provare a me stesso e agli altri che ho ancora molto da dare.

Timothy Goebel (USA)
E' stata una settimana molto difficile per me. Quello che posso dirvi, come ovvio, è che sono molto deluso. Sono venuto qui preparato, senza problemi particolari deciso a fare bene. Io sono uno che non molla mai. All'inizio negli allenamenti tutto andava bene, i quadrupli uscivano, avevo buone speranze, poi invece. Davvero, mi aspettavo meglio, non penso di essere mai sceso nel terzo gruppo a un mondiale. Ma ora voglio guardare all'anno prossimo, voglio tornare al top per le Olimpiadi.

Sergei Dobrin (RUS)
Credo di aver pattinato abbastanza bene per i miei standard. Ho sbagliato solo sul Ritt, uscito doppio e non triplo, ma è stata davvero una grande sfida per me oggi. Non avevo quasi forze, ero molto stanco, è stata una lotta su ogni elemento. Gareggiare qui subito dopo i Mondiali Junior non è stato semplice, ma credo che sia stato un buon debutto nella categoria senior. Ora so come ci si sente a partecipare a una grande competizione. E' molto diverso rispetto alle gare junior. Qui il pubblico era così entusiasta, non è facile adattarsi.

Per quel che riguarda il ritiro di Plushenko, devo dire che la cosa non mi riguarda più di tanto. Io devo pensare a me e a fare il mio lavoro, sapevo che oggi ero il secondo pattinatore russo in gara e che era importante fare bene per dare la possibilità alla mia nazione di portare due atleti l'anno prossimo (obiettivo centrato secondo fonti russe, n.d.r.).

Chengjiang Li (CIN)
Credo che il mio programma fosse molto buono e sono molto contento di come ho pattinato. Il punteggio è stato un po' più basso di quanto mi aspettassi ma questo sitema è ancora nuovo per me. Prima di scendere in pista ero molto teso, ho sentito una gran pressione, ma poi sono riuscito a rilassarmi, dovevo solo pattinare bene, non avevo alcun titolo da difendere. Il pubblico è fantastico, ti sostiene molto, si vede quanto amano il pattinaggio e quanto sono competenti in materia.

Jeffrey Buttle (CAN)
Sono un po' deluso. Ho pattinato meglio ai nazionali, ma se considero la settimana nel suo complesso credo di aver fatto una buona prestazione. Il mio obiettivo era venire qui ed entrare nei primi sei. Che dire, mi pare di esserci riuscito! Non so cosa sia successo sul triplo Axel (caduta), ero abbastanza sicuro nell'entrata del salto.
Per quel che riguarda Plushenko, ho saputo del suo ritiro un paio d'ore prima della gara, ma non è stato un problema per me aprire l'ultimo gruppo. Ho pattinato primo anche nello short, a dirla tutta ero più preoccupato di dover pattinare dopo Evgeni.

Stephane Lambiel (SVI)
Sono molto felice anche se la mia performance non è stata eccezionale, almeno non come nelle qualificazioni e nello short. E' stata una settimana lunga ed è molto difficile rimanere sempre al top della forma. Ho sentito molta pressione, ero molto nervoso dopo il libero di Brian, ma sono riuscito a fare quello che dovevo. Ho fatto qualche errore, sull'Axel e sul Flip, ma ce l'ho fatta. Non ci posso ancora credere, sono campione del mondo!

Evan Lysacek (USA)
Sono incredulo, scioccato. Non riesco a credere che sia vero. Non ho fatto il massimo stasera, sono venuto qui sperando di entrare nel libero finale e ho vinto il bronzo. E' stata dura pattinare ultimo, perchè mi sono raffreddato parecchio dopo il riscaldamento.

Brian Joubert (FRA)
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Veornique Guyon (coach di Joubert)
Capita nelle gare. Credo che Brian abbia sentito molta pressione. Può essere una spiegazione per la brutta prova.

 
 
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