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SPECIALE
EUROPEI TORINO 2005

» Torino 2005, short program uomini: interviste

Paolo Bacchini (ITA): "Non so cosa mi sia successo, ma non mi sentivo un granchè fin da questa mattina. Forse mi ha giocato un brutto scherzo l'emozione. Questi sono i miei primi campionati Europei come senior. Ho perso la concentrazione. Il pubblico è fantastico, ma credo di aver subito un po' la pressione. So che si aspettano molto da me e per la voglia di dare troppo ho commesso degli errori.
Sull'infortunio
Paolo: "Ho un problema muscolare a una gamba, ma sembra che stia migliorando. Sicuramente non è per quello che ho sbagliato".

 

Stephane Lambiel (SVI) (nella foto): "Sono molto soddisfatto. All'inizio del programma mi sentivo un po' insicuro e invece del triplo Axel ho eseguito solo un salto semplice, poi però ho ritrovato fiducia e tutto è andato bene. Scendere sul ghiaccio nell'ultimo gruppo nel programma libero è fondamentale. Ho molte possibilità davanti a me, con il nuovo sistema di giudizio nel libero si può guadagnare moltissimo".
Sul suo infortunio al ginocchio
Stephane: "Fino all'ultimo la mia presenza qui è stata in dubbio. Poi quando ho visto che riprendendo gli allenamenti le cose miglioravano di giorno in giorno, allora ho deciso di partecipare".

Stefan Lindemann (GER): "Il quadruplo della combinazione non era un granchè, avevo troppa rotazione e ho dovuto salvarmi con uno step out, ma il resto della mia performance è stato buono. Forse i giudici sono stati un po' stretti nei voti, ma è la loro decisione e l'accetto. Pattinare nell'ultimo gruppo è sempre molto importante (sarà proprio lui a chiudere la gara, n.d.r.)".

Evgeny Plushenko (RUS): "Ho gareggiato parecchio in quest'ultimo periodo (Coppa di Russia, Marshalls World Cup, Grand Prix Finals e Nazionali) e sono leggermente stanco. Non sentivo il ghiaccio molto bene, ma credo di poter fare meglio nel libero di domani. Sono certo che tutto andrà per il meglio, sono ancora molto competitivo".

Brian Joubert (FRA): " Credo di aver fatto il mio migliore short, senza commettere errori. Lo short è senza dubbio la parte più importante di questi Europei e sono contento di aver pattinato bene. In queste ultime due settimane mi sono allenato da solo (recentemente Brian è tornato nel team della sua vecchia allenatrice Veronique Guyon, n.d.r.). Sono sempre molto più sicuro in allenamento che in gara! In ogni caso ora che lo short è andato bene mi sento più tranquillo per il libero".

Kevin Van Der Perren (BEL): "Non posso che essere felice, dato che domenica e lunedì li ho passati a letto per un problema alla schiena. Non potevo muovermi e non mi sono allenato. Ma ero sicuro che ce l'avrei fatta. Credo sia stata la mia miglior performance in un Europeo. Ora spero di chiudere nei primi dieci e qualificarmi per i Giochi del 2006".
Sulla sua scelta musicale
Kevin: "Cerco sempre di essere originale, di differenziarmi dagli altri. Quando ero piccolo tutti giocavano a calcio e io pattinavo, ora molti scelgono pezzi classici e io opto per la dance!"

 

 
 
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