Torino,
29 gennaio 2005 -
Susanna Poykio (nella foto),
prima finlandese nella storia a
conquistare una medaglia.
Susanna: "Subito
al termine del programma non ero
soddisfatta, sinceramente dopo gli
errori sull'Axel (solo semplice)
e sul Flip (solo doppio) non pensavo
di farcela. Ora, ovviamente, con
questa medaglia al collo sono incredibilmente
felice. Non ho parole per raccontare
l'emozione che provo".
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Domanda:
questa sera hai fatto la storia del
pattinaggio finlandese. Cosa si prova?
Susanna: "Ancora non
riesco a realizzare questa cosa. Sono così
felice, davvero non ho parole. Però
un pezzettino di storia l'avevo già
fatto nel 2001 quando ho vinto la medaglia
di bronzo ai mondiali Junior".
Domanda:
hai
visto le tue avversarie? Cosa ne pensi?
Susanna: "Sì
e no. Ho visto qualcosa ma non tutto. So che
ognuna ha commesso degli errori, anche più
gravi di quelli che ho fatto io. Ecco perchè
ho vinto questa medaglia, altre hanno fatto
peggio di me".
Domanda:
programmi
per Mosca?
Susanna: "Prima mi riposo
un po' e poi mi metto sotto con gli allenamenti,
so che posso fare meglio di questa sera".
Domanda:
come
ti è sembrato il Palalvela?
Susanna: "Tutto ok,
forse il ghiaccio era un po' duro. Preferei
un ghiaccio più morbido come quello
della pista di allenamento, per il resto nulla
da dire".
Domanda:
congratulazione
per il tuo libero. Cosa hai provato a pattinare
nello stadio che ospiterà le Olimpiadi?
Susanna: "E' molto bello
stare qui. Spero di esserci anche l'anno prossimo,
ma ci sono così tante gare prima, così
tanti mesi. Non posso essere sicura di quello
che accadrà fra 12 mesi. Ovviamente
vorrei essere qui, non vedo l'ora che arrivino
questi giochi".
E'
ora il turno della medaglia di bronzo, l'ucraina
Elena Liashenko (che parla SOLO russo....)
Elena: "Ho
fatto qualche errore, ero molto nervosa prima
di questa gara, volevo a tutti i costi una
medaglia. Avrei potuto fare meglio, ma, tutto
considerato, sono contenta di questo bronzo".
Domanda:
pensi
che Irina si sia meritata l'oro? Cosa pensi
del nuovo regolamento?
Elena: "Per me è
molto difficile giudicare la prova di Irina.
La considero un'ottima pattinatrice e soprattutto
una bella persona. L'ammiro molto. Credo che
il titolo se lo sia meritato. Per quel che
riguarda il nuovo sistema di giudizio... sicuramente
ha reso le cose più difficili, le trottole,
le spirali, i passi, tutti tentatno l'impossibile
per raggiungere i Livelli. E' davvero dura".
Domanda:
hai
vinto la tua prima medaglia 10 anni fa, oggi
sei ancora sulla cresta dell'onda. Quando
è difficile restare al top per così
tanto tempo?
Elena: "E' dura rimanere
a questi livelli. Vincere è facile,
ripetersi è molto più difficile.
Dieci anni fa quella medaglia è stata
quasi un caso, l'anno scorso e quest'anno
no, queste sono frutto di un grande lavoro,
me le sono guadagnate!".
Domanda:
hai
qualche programma particolare in vista dei
prossimo mondiali a Mosca?
Elena: "Non credo che
farò nulla di diverso da quello che
ho fatto per questi Europei. Nessun cambiamento,
nessun allenamento in particolare. A Mosca
voglio mostrare quello che so fare".
Domanda:
hai
sponsor che ti supportino in Ucraina? Pattinare
è costoso...
Elena: "No, nessuno
sponsor. Mi aiutano la mia allenatrice Marina
Amirkhanova, la mia coreografa Irina Chubarets,
i miei famigliari. La Federazione fa quello
che può, purtroppo il pattinaggio in
Ucrainia non è tra gli sport più
seguiti".
Arriva
anche Irina Slutskaya...
Irina: "Buona
sera a tutti. Non sono andata proprio benissimo....
ride.... ma ho tempo per i mondiali,
ho tempo per lavorare. Spero che questi errori
non capitino più".
Domanda:
hai
avuto un inizio di stagione favoloso, sempre
al top. Oggi cosa è successo?
Irina: "E' vero, nelle
gare Grand Prix sono andata molto bene, ma
c'è da considerare il fatto che l'anno
scorso non ho praticamente pattinato. Una
stagione fuori non è facile da recuperare.
Riprendere dopo un anno di stop è molto
duro. E poi il pattinaggio è un po'
come la vita, no? Ci sono gli alti e ci sono
i bassi. Capitano le giornate no".
Domanda:
sei
guarita o sei ancora sotto cura? Prendi ancora
delle medicine?
Irina: "Sto ancora facendo
delle cure. Le medicine che prendo sono molto
forti, hanno degli effetti collaterali. Per
esempio mi stanco molto facilmente e più
in fretta rispetto a prima. Certi giorni,
poi, sto davvero male. Tremo, non riesco ad
allenarmi".
Domanda:
cosa hai pensato appena finito il libero e
cosa pensi ora?
Irina: "Dopo il programma
ero triste, ovvio. Ho pensato 'ok, è
andata così, ora dimentica tutto e
vai avanti'. Sinceramente non ho visto come
hanno pattinato le altre, so che Julia Sebestyen
ha sbagliato molto, questa medaglia assomiglia
molto a un regalo piovuto dal cielo".
Domanda:
sei
titoli Europei, niente male non credi?
Irina: "Sì, questo
è il mio sesto titolo, pensare che
quando ho vinto il primo nel 1996 mi chiedevo
'cosa capiterà in futuro?'. Ora mi
guardo indietro e dico 'Wow'. E' una sensazione
che non riesco a spiegare".
Domanda:
come
ti sei trovata in questo stadio? Cambieresti
qualcosa in vista delle Olimpiadi?
Irina: "Lo stadio è
molto bello, bianco, pulito, si vede che è
tutto nuovo. Peccato che come stadio olimpico
sia un po' piccolo. Dovrebbe essere almeno
il doppio, o almeno è così che
la penso. In ogni caso c'è una grande
atmosfera, il pubblico è molto caloroso".
Domanda:
per
Mosca hai in programma qualcosa? Come sarà
pattinare là?
Irina: "Pattinare a
casa sarà stupendo, certi atleti passano
una carriera intera senza aver la possibilità
di pattinare davanti al proprio pubblico.
Di sicuro sarà un'emozione fortissima
e ci sarà una grande pressione. Spero
di fare del mio meglio e di garantire alla
Russia ancora tre posti per l'anno prossimo.
Prima dei mondiali mi prenderò un breve
periodo di riposo, sono stanca e devo essere
fresca per fare un buon lavoro. Dopo il riposo
riprenderò ad allenarmi, allenarmi,
allenarmi".