Lontana
dalle gare da circa un anno, la russa
Irina Slustkaya (nella foto)
fa il suo ritorno più
in forma che mai, conquistando subito
il primo posto nello short femminile
e mettendo in riga le accreditate
Viktoria Volchkova e Angela NIkodinov
(quest'ultima reduce dal recente trionfo
a Skate America). |
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Sulle
note di Dmitri Shostakovich la russa ho mostrato
tutte le sue qualità di saltatrice,
esibendosi in un'ottima combinazione triplo
Lutz-doppio Toeloop, seguita dal triplo Flip
e dal doppio Axel. Originali e arricchite
da "difficult variations" le trottole,
tranne la combinata finale, un po' lenta.
"Non è andata male -
il commento di Irina a fine serata - anche
se non sono soddisfatta delle trottole, potevano
venire molto meglio. Ma ho ancora tempo per
lavorarci su". "In ogni
caso - aggiunge - non posso lamentarmi.
Era la prima competizione che affrontavo da
un anno a questa parte". Se poi
consideriamo il problema ancora non
risolto con il ginocchio destro (Irina
si è infortunata poco tempo fa durante
un allenamento a Mosca, n.d.r.), la valutazione
della sua prova merita senza dubbio il 62.96
assegnatole dai giudici.
Seconda
piazza per la connazionale Viktoria
Volchkova, anche lei abbastanza soddisfatta
della sua prestazione. "Subito dopo
la fine della gara in Giappone abbiamo cambiato
qualcosa - rivela - là avevo
perso punti proprio nei passaggi più
semplici. Oggi ho avuto un buon riscontro.
Uno short forte è il primo passo per
raggiungere grandi risultati". E,
in effetti, il suo "Love Story"
inzia a prendere forma (punteggio 53.14),
bene il triplo Flip e il doppio Axel, in netto
miglioramento le trottole, ancora qualche
problema da risolvere sulla combinazione triplo
Lutz-doppio Toeloop, troppo incerto l'atterraggio
del secondo salto.
Problemi
sulla combinazione anche per Angela Nikodinov,
step out per lei sull'uscita dal triplo Lutz.
Poco precisa anche nella chiusura della trottola
angelo, l'americana
porta comunque a termine un programma discreto
che la piazza al terzo posto della graduatoria.
"Ero davvero lenta sul ghiaccio
- commenta - credo sia colpa del jet lag,
non riuscivo a svegliarmi questa mattina,
mi sono addirittura addormentata poco prima
di venire qui. Ho dovuto lottare su ogni singolo
elemento del mio programma. Ho sbagliato sulla
trottola angelo perchè volevo a tutti
i costi fare tre giri sul filo interno
(uno dei requisiti previsti dal nuovo
regolamento per passare dal basic
al secondo o terzo livello, n.d.r.)".
Ennesima
dimostrazione di discontinuità per
Miki Ando, reduce dallo splendido libero di
Nagoya. Poco precisa la giapponese, che paga
carissimo l'errore sul triplo Ritberger in
combinazione con il triplo Lutz.
Classifica
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