21 settembre 2005 - Non potevano
scegliere momento migliore. In una Torino
che già respira aria olimpica, alla
vigilia di un
galà che si prospetta davvero magico,
Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio
(nella foto) danno all'Italia l'annuncio
più atteso.
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Sorridenti,
emozionati, Barbara e Maurizio confermano, questa
volta ufficialmente, quello che nell'ambiente si
ventilava da tempo. I loro fans possono finalmente
esultare, perchè Fusar Poli/Margaglio
hanno deciso di tornare sul ghiaccio, per conquistare
quel titolo olimpico che renderebbe davvero unico
un palmares già invidiabile.
"Vi
saluto con gioia, affetto, entusiasmo e tanta voglia
di essere qui - esordisce Maurizio
Margaglio - ci siamo preparati per
tanti mesi lasciando anche troppe nubi attorno a
noi, ma volevamo essere sicuri. Sicuri per noi stessi
e per tutti gli italiani. Volevamo capire se avremmo
potuto reggere il confronto con i campioni di oggi.
Ora sappiamo di potercela fare".
Una
forma fisica splendida, lui molto affascinante con
la sua camicia bianca, lei magrissima e visibilmente
entusiasta, una serenità che promette bene
e una tenacia tipica di chi sa cosa vuole.
Barbara e Maurizio tornano dopo tre lunghi anni
di assenza davvero rinati. Un periodo di
stop che si è rivelato un toccasana per mente
e fisico.
"Sono
contenta di essere qui e di rivedere tanti volti
noti - commenta Barbara -
abbiamo avuto molti timori. Dopo quello che
abbiamo vinto tornare comporta una grande responsabilità.
Non possiamo sbagliare, sappiamo che ci saranno
grandi aspettative su di noi, a volte ci sono anche
troppe gelosie. Ma noi andiamo avanti. Da marzo
abbiamo svolto un gran lavoro, con grandissimo impegno.
Oggi abbiamo le certezze che cercavamo. Queste Olimpiadi
saranno in casa. Il tifo ci esalta e ci spaventa,
ma sarà un grande evento".
E ora?
Ora iniziano i mesi dei sogni e delle speranze.
Tecnicamente parlando Barbara e Maurizio, senza
cadere nello sterile nazionalismo, sono probabilmente
i migliori. E la loro capacità di interpretazione,
il loro carisma, la presenza sul ghiaccio non ha
eguali. Da qui alla medaglia d'oro, ovviamente,
il passo è lungo.
Difficile
fare pronostici. Difficile capire come i giudici
valuteranno i due azzurri, soprattutto alla
luce del nuovo regolamento. Anche se, come
lo stesso Maurizio sottolinea, la voltontà
di puntare sull'aspetto tecnico mostrata dalle nuove
linee guida dovrebbe solo favorire la ritrovata
coppia.
Attendendo
i primi responsi internazionali (non è
ancora sicura la loro presenza agli Europei di Lione
il prossimo gennaio), per ora a noi non
resta che affidarci alla cabala. Come Barbara ha
ricordato, la loro prima esperienza olimpica di
Nagano 1998 ci regalò un ottimo sesto posto.
A Salt Lake 2002 è arrivato un bronzo. Facendo
i debiti calcoli...
n.g.