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» Dalla stampa russa una grande intervista a "Re Evgeny"
Domanda: chi è il coreografo dei tuoi programmi per questa stagione?
 

Evgeny: ho lavorato con molti coreografi, incluso Morozov, che ha realizzato programmi per Yagudin, Joubert e molti altri. Ma nel gruppo c'erano anche Smirtnov, Sergey Petuhov, David Avrish con cui ho vinto i mondiali del 2001. Diciamo che il risultato è un mix di idee.

Domanda: il ritiro di Yagudin ha cambiato qualcosa nella tua vita?
Evgeny: Yagudin ha lasciato tre anni fa e ancora mi fai questa domanda! Credo che Yagudin sia acqua passata, dimenticato, come è stato dimenticato che era il mio rivale. C'è tutta una nuova generazione di pattinatori e un nuovo sistema di giudizio. Ciò non toglie che, ripensando al tempo in cui pattinavo con lui e considerando che ho solo 23 anni, provo un gran piacere!

Domanda: e questi nuovi rivali ti preoccupano?
Evgeny: certo mi devo guardare da loro, ma preoccuparmi sarebbe un errore. Li rispetto, per il gran lavoro che fanno. Ma non farò un nome in particolare. So di avere il mondo contro di me, dovrò lottare con tutti loro.

Domanda: credi che il nuovo sistema di giudizio sia realmente oggettivo? In che direzione sta andando il pattinaggio?
Evgeny: nel nostro sport il giudizio non potrà mai essere oggettivo. Per quanto riguarda il futuro del pattinaggio, invece, non credo ci saranno cambiamenti drastici. Di sicuro verranno perfezionati alcuni elementi già esistenti. Magari con il nuovo sistema ci sarà meno fantasia e più tecnica.

Domanda: credi che i tuoi programmi soddisfino pienamente questo regolamento?
Evgeny: tecnicamente parlando sì. Sono entrambi molto difficili. Eseguo bene tutti gli elementi, tripli e quadrupli compresi. Certo il nuovo regolamento è da mal di testa! Ci sono cose che non avrei mai creduto di dover imparare, come il cambio di filo nella trottola. La sequenza di passi portata da 15 a 25 secondi è sicuramente molto più impegnativa. In questa stagione ci sarà richiesto ancora di più, in definitiva è l'anno olimpico! Lavorerò soprattutto sulla precisione. Il mio pattinaggio deve essere pulito. Ho ancora tre gare prime di Torino, la Coppa di Russia, i nazionali e gli europei.

Domanda: è importante essere al top della forma al momento giusto. Segui una qualche tabella di allenamento?
Evgeny: certo. Ci sono delle indicazioni e anche qualche segreto che seguo scrupolosamente. Per esempio mi hanno detto di non bere alcool fino ai Giochi e io di conseguenza non berrò una goccia fino a Torino!

Domanda: hai deciso se tua moglie sarà presente ai Giochi?
Evgeny: non credo. Almeno non prima del Galà finale. Con me avrò solo Mishin e il mio coreografo. E' tradizione e non voglio romperla.

Domanda: medaglia d'oro alle Olimpiadi. E' lo scopo della tua vita?
Evgeny: in questo momento sì. E' un traguardo che inseguo da 17 anni, dalla prima volta che ho messo piede sul ghiaccio. Sarebbe stupido non lottare fino in fondo e farmelo sfuggire. Ma con questo non dico di essere ossessionato dal lavoro e di vivere solo per quello. Nel mio futuro vedo una famiglia, dei figli.

 
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"Testata registrata presso il Triibunale di Milano il 26 novembre 2004, n0 827"