16 novembre 2005 - Ci sono Federazioni
che non lasciano nulla al caso. La Federazione
canadese è sicuramente tra
queste. |
|
|
Per
preparare al meglio i propri atleti, in vista dei
giochi di Torino 2006, il Comitato
canadese ha istituito un programma molto
particolare che vede i giovani atleti affiancati
dalle vecchie guardie. In poche parole sono stati
scelti alcuni "mentori"
che possano supportare psicologicamente
le nuove leve.
Per
quel che riguarda il pattinaggio di figura, Kurt
Browning (nella foto) è stato scelto quale
mentore per Jeffrey Buttle. E Kurt ha,
come sempre, preso questo impegno con grande serietà
e professionalità.
"Fra
tre mesi sarà sul ghiaccio di Torino 2006.
Per me è la prima volta e non nego di essere
un po' spaventato - ha raccontato Buttle
- Kurt mi ha subito rassicurato, dicendomi che
è normale, che anche lui aveva paura. E'
bello sapere che le persone che hai sempre ammirato
abbiano provato le stesse sensazioni che tu stai
provando ora".
Per
i futuri 3 mesi, dunque, Browning sarà a
disposizione per qulasiasi dubbio o domanda.
"Kurt
ha molto da offrire - continua Jeffrey
- ha vinto quattro mondiali e ha partecipato
a tre olimpiadi. Ho molte domande da fargli e sono
sicuro che lui avrà tutte le risposte".
"Come
prima cosa - ha dichiarato Browning
- ho chiesto a Jeff se mi considerasse un fallimento,
ho partecipato per ben due volte alle Olimpiadi
come campione in carica e non ho mai vinto. Non
sono nemmeno arrivato al bronzo. Lui mi ha detto
che non mi considerava un fallimento. Allora gli
ho risposto che comunque vada nemmeno lui fallirà.
Non sono le medaglie con contano. Ciò
che importa è come riesci a rappresentare
te stesso, la tua famiglia e il tuo paese.
Puoi uscire come un vincente anche se in pista hai
perso. Tempo fa Scott Hamilton ha detto
'Le Olimpiadi fanno di te una persona migliore,
non importa cosa accada'".