25
marzo 2005 - Tutti la ricordiamo,
splendido cigno, alle Olimpiadi di Lillehammer
(1994). Allora per Oksana Baiul
(nella foto), stella emergente
del pattinaggio mondiale, arrivò
un oro forse inaspettato. Altrettanto inaspettati
sono stati gli anni successivi troppo spesso
segnati da un serio problema con l'alcool.
Settimana scorsa, quale ospite del comitato
organizzatore e della Federazione russa
di pattinaggio, Oksana si è lasciata
alle spalle qualche demone e ha fatto il
suo ritorno in Russia.
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"La
mia biografia dovrebbe essere scritta in due lingue
- ha dichiarato la Baiul - in
russo fino a 16 anni e in inglese dai 17 in poi.
A Lillehammer ho raggiunto l'obiettivo per cui molti
lottano per anni. Quella vittoria è stata
un miracolo per me, come se per magia mi fossi trasformata
all'improvviso da barbona a principessa".
Orfana
di madre, Oksana dopo quella sorprendente medaglia
d'oro, è passata al professionismo, trasferendosi
negli Stati Uniti. "Ritornare qui è
stato come arrivare in una città sconosciuta.
Ho quasi dimenticato anche il russo! Ora come ora
la mia vita americana procede bene, faccio molti
show e ho avviato una linea di abbigliamento per
pattinatori".
La
bambina di allora è davvero solo un lontano
ricordo...