18
maggio 2005 - La libellula
del ghiaccio. Così era solita
chiamarla Marina D'Agata.
La sua leggerezza, il suo sorriso, il volto
da bambina hanno di sicuro lasciato un segno
indelebile nella storia del pattinaggio.
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In
coppia con Sergei Grinkov, Ekaterina
Gordeeva (nella foto) ha vinto tutto quello
che si poteva vincere. Talento puro, cristiallino.
Sin dal loro primo grande successo, ai mondiali
junior del 1984, i due ragazzi russi avevano dimostrato
di essere semplicemente su un altro pianeta.
Dal
1984 al 1988 hanno letteralmente dominato la scena
mondiale dell'artistico a coppie, fino alla splendida
vittoria olimpica di Calgary. Una
coppia sul ghiaccio e nella vita, Ekaterina e Sergei
si sposano nel 1991. Un anno dopo nasce la piccola
Daria.
Ritornati
sulle scene olimpiche nel 1994 a Lillehammer
si prendono il secondo oro. Sono al top della carriera
e della vita. Passa solo un anno e il dramma entra,
dirompente, nella vita della libellula del ghiaccio.
Durante un allenamento Sergei crolla sul ghiaccio.
Morirà un'ora dopo in ospedale. Infarto.
"Ricordo
quei momenti terribili - racconta la
Gordeeva durante un'intervista recentemente rilasciata
alla CNN - non avrei mai potuto farcela
senza i miei amici. Tantissime persone mi sono state
vicine, il mondo del pattinaggio mi ha circondato
di calore e affetto".
Nel
1996 Ekaterina torna sul ghiaccio, da sola, per
un Tribute a Sergei. "Tornare
a pattinare è stata come una catarsi -
rivela - è stato diffcile, ma sapevo
che avevo molti amici accanto a me. Il loro supporto
è stato fondamentale".
Ekaterina
ricomincia a vivere. Pubblica un libro dedicato
al marito, "My Sergei, A Love Story"
e un altro volume dedicato alla figlia, "A
letter for Daria". Nel 1998 incontra
un'altra medaglia d'oro olimpica: Ilia Kulik.
Si sposeranno 4 anni dopo a San Francisco. Ora hanno
una figlia, Elizaveta.
Pattinatrice
richiestissima per svariati show, dal Stars
On Ice alla tourneée "Beauty
and the Beast" con Scott Hamilton,
testimonial in vari spot televisivi, addirittura
creatrice di un profumo che porta il suo nome, oggi
Ekaterina si sente soprattutto mamma. "Le
mie bambine sono tutto per me - racconta -
la famiglia ha sempre avuto la priorità
nella mia vita. Cerco di stare vicino alle mie figlie
più che posso, adoro cucinare per loro, piatti
sani e nutrienti, ovviamente. Sono una buona cuoca!
La mia vita è cambiata, gradualmente, ma
è cambiata. Pattino ancora, ma ormai mi sento
quasi una mamma full time!"