Portland,
15 gennaio 2005 - Ennesimo successo
stagionale per Johnny Weir (nella
foto insieme alla sua allenatrice Priscilla
Hill) che, dopo uno short non perfetto,
si esibisce in un ottimo programma libero
per conquistare questo titolo nazionale americano.
Una performance la sua che, fatto salvo l'atterraggio
dell'ultimo salto (il triplo Flip) leggermente
impreciso, è stata senza dubbio la
migliore della serata. Un'eleganza innata,
una pattinata talmente fluida, passi e trottole
di altissima difficoltà, la giuria
non poteva certo esimersi da premiare Johnny
con qualche gradito 6.0. |
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"Sono estremamente
soddisfatto per come ho pattinato oggi - dichiara
Weir - non è mai facile
scendere in pista come campione uscente. Nel basckstage
ero molto nervoso, sembrava che l'attesa non finisse
mai. Poi ho pensato a quanto lavoro ho fatto per
arrivare fin qui. Non volevo assolutamente mandare
all'aria tutto. Forse non ho pattinato il miglior
disco della mia carriera, ma ho dato il meglio che
potevo dare oggi".
Inevitabilmente la discussione scivola sull'argomento
quadrupli. "Un quadruplo è
un passaggio importante per il pattinaggio di un
uomo, so che ne ho bisogno. Lo inserirò quando
sarò pronto a farlo". Per il momento
però Johnny si gode la sua innegabile e straordinaria
capacità di interpretare la musica.
"Ottenere de i 6.0 è sempre bello,
soprattutto se sai che questa sarà l'ultima
gara in cui potrai farlo. Un 6.0 è come la
ciliegina sulla torta. Sinceramente credo che avrei
potuto fare anche di meglio, ma se i giudici hanno
voluto premiarmi, che dire, è stata una loro
decisione".
Dietro a Johnny Weir
si piazza Timothy Goebel, primo
dopo lo short. Qualche problema sull'atterraggio
del quadruplo Toeloop in combinazione con il triplo
(due piedi) e un'evidente incertezza su entrambi
i tripli Axel hanno precluso a Tim la via verso
l'oro. Un Goebel che, sulle trascinanti note di
un medley dei Queen, si ripresenta comunque nettamente
migliorato dal punto di vista artistico. "Sono
un po' dispiaciuto per quegli errori - commenta
Tim - in ogni caso visto come è andata
lo scorso anno (quando si è ritirato
dopo un disastroso short program, n.d.r.) credo
sia andata molto bene. Ora non mi resta che tornare
a casa e riprendere gli allenamenti per Mosca".
Riguardo al piccolo incidente occorso con
Michael Weiss durante i sei minuti di riscaldamento
(i due si sono scontrati finenento entrambi per
terra) Tim minimizza. "Sicuramente è
stato un riscaldamento emozionante! A dir la verità
mi chiedo come mai non capiti più spesso.
In quei sei minuti siamo totalmente concentrati
sulla gara, gli altri davvero non esistono".
Il terzo posto va
a Evan Lysacek che conquista la
folla con il suo "Singing in the rain".
"Questa sera ho dovuto affrontare due situazioni
difficili per me - commenta - scendere
sul ghiaccio per ultimo e pattinare accanto a due
grandi come Johnny e Tim. Sono orgoglioso di entrare
a far parte del team per i mondiali insieme a loro".
Quarto posto per Matt Savoie, quinto Michael Weiss.
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Portland,
15 gennaio 2005 - E
siamo a nove! Michelle Kwan conquista
il nono titolo nazionale ed eguaglia
il record detenuto da Maribel Vinson
fin dal lontano 1937. "C'è
una sorta di connessione cosmica tra me e
Maribel - commenta Michelle - lei
fu l'insegnante di Frank Carroll e Frank Carroll
è stato il mio insegnante per dieci
anni".
Un record che però non appaga completamente
la Kwan, visibilmente scontenta della sua
performance (per lei due errori, solo doppio
il Lutz e programma terminato a musica già
conclusa). "Devo lavorare molto in
vista dei mondiali - dichiara - questa
sera si festeggia, ma domani si torna a sgobbare".
Una
serata non eccezionale nemmeno per Sasha
Cohen, seconda.
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Problemi
sul triplo Toeloop (mano giù sull'atterraggio)
e caduta sul triplo Lutz. "Sono
a dir poco delusa - confessa Sasha - non
è certo il mio obiettivo pattinare così".
Terzo posto
per la nuova stella del pattinaggio americano
che, almeno per una serata, ruba la scena alla Kwan
e alla Cohen. Si tratta di Kimmie Meissner
che, circa 14 anni dopo Tonya Harding, atterra un
perfetto triplo Axel in competizione.
"E' stato fantastico - ride entusiasta
Kimmie - quando mi è riuscito nel warm
up ho detto, ecco ci siamo, lo faccio!".
Ancora più incredibile se pensiamo che, secondo
quanto dichiarato dalla sua allenatrice Pam
Gregory, Kimmie ha iniziato a eseguire
alla perfezione questo salto solo una settimana
prima dell'inizio dei campionati. "Si era
allenata sul triplo Axel già ad agosto
- dichiara Pam - poi però abbiamo lasciato
perdere perchè Kimmie ha avuto qualche problema
alla schiena. L'abbiamo ripreso solo pochi giorni
fa".
n.g.