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febbraio 2005 - Copertura da 15 differenti
siti olimpici, più di 900 ore
di produzione, 400 telecamere, 150
videoregistratori, 30 regie mobili,
700 postazioni di commento per radiocronaca
e telecronaca, 200 collegamenti in
fibra ottica, un Centro Internazionale (IBC)
al Lingotto di 32.000 metri quadrati (operativo
24 ore al giorno), un mini Centro Internazionale
a Sestriere. Ma non solo. |
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In totale si attendono
nella capoluogo piemontese più di
70 broadcaster di tutto il mondo, per un
audience mondiale di oltre
3 miliardi di spettatori.
Ecco, in numeri,
quella che sarà la "storia mediatica"
delle prossime olimpiadi di Torino 2006.
O, almeno, queste sono le previsioni comunicate
alla chiusura della quattro giorni del TOBO
(Torino Olympic Broadcasting Organisation),
la divisione interna del TOROC che, creata secondo
i suggerimenti del CIO, ha il compito di gestire
la produzione e la distribuzione della copertura
radiotelevisiva dei Giochi.
Una settimana di incontri, conclusasi venerdì
25 febbraio, che ha visto la partecipazione delle
cinque Unioni di radiotelevisioni: ABU (Asia), EBU
(Europa, della quale fa parte la Rai), Korean Pool
(Corea), JC (Giappone), OTI (Sudamerica) e di quattro
televisioni fuori dai consorzi: l'americana NBC,
la canadese CBC, l'australiana Seven e la neozelandese
TVNZ (per un totale di oltre 160 rappresentanti
di 70 radio e televisioni titolari di diritti).
Ad illustrare lo
stato di avanzamento dei lavori il direttore generale
del TOBO Manolo Romero e il direttore
operativo Vittorio Arrigoni.
La fase di pianificazione degli impianti di ripresa
e il progetto per la produzione radiotelevisiva
è affidata a otto dipartimenti per un totale
di circa 100 persone, che saliranno, in prossimità
dell'inizio dei Giochi a circa 150 unità.
Alla fine di gennaio 2006 al gruppo della pianificazione
si aggiungeranno circa 1.500 fra
tecnici, cameramen, registi, produttori, specialisti
del suono e del video e professionisti della produzione
radiotelevisiva, che andranno a comporre le squadre
di produzione sui campi di gara. Ad essi si affiancheranno
400 universitari, opportunamente
selezionati e istruiti, che assisteranno i vari
professionisti nelle attività di produzione.
Nelle prossime settimane
inizieranno le operazioni di costruzione dell'IBC
e le installazioni per la stesura dei cavi sui più
importanti campi di gara. La produzione
televisiva sarà tutta digitale;
i segnali televisivi viaggeranno dai campi di gara
all'IBC in fibra ottica, trasferendo ogni secondo
270 milioni di bits. Le riprese televisive allo
Stadio Olimpico e su sei campi di gara saranno in
alta definizione; in questo caso, ogni secondo,
passeranno nelle fibre ottiche 1,5 miliardi di bits.
n.g.