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» Karel Zelenka: preparazione intensa in vista dei mondiali di Mosca

7 febbraio 2005 - Durante il galà "Stelle del Ghiaccio" svoltosi sabato 5 febbraio al Palasesto abbiamo fatto quattro chiacchiere con Karel.

Domanda: ciao Karel. Allora sei qui a Sesto San Giovanni per questo galà. Poi che succede rimani a Milano o torni in Germania?
Karel: torno domani ancora in Germania per un breve periodo, una settimana più o meno. Poi rientro a casa e inizio la preparazione per i mondiali. Devo curare soprattutto la preparazione dal punto di vista della forma fisica.

Domanda: come va? Meglio rispetto a Merano?
Karel: sì va abbastanza bene. Sai adesso non sono ancora al massimo. Comunque ho tempo, lavorerò soprattutto su quella per essere al massimo a Mosca.

Domanda: i programmi saranno quelli di Merano, vero?
Karel: sì, sì, nessuna variazione.

Domanda: una piccola curiosità che, però, non vuole essere una domanda per metterti in crisi. Hai avuto occasione di vedere Paolo Bacchini duranti gli Europei?
Karel: no, sinceramente non sono riuscito a vederlo. Purtroppo in Germania avevo gli allenamenti proprio negli orari in cui si svolgevano le gare quindi non sono riuscito a vedere molto.

Domanda: abbiamo intervistato Paolo proprio poco prima delle gare e ci ha raccontato che siete molto amici...
Karel: è vero, ci conosciamo da tanto tempo e anche per questo non me la sento di fare commenti non avendo visto le sue gare.

Domanda: fatti i dovuti paragoni, spesso, e non solo a noi, soprattutto nelle sequenze di passi ci ricordi un certo Alexei Yagudin. E' per caso lui il tuo pattinatore di riferimento?
Karel: hai detto niente!!!! ride... beh, sì in assoluto è proprio Yagudin. E poi mi piace molto lo stile di pattinata di Sasha Abt. In ogni caso Alexei Yagudin è il prototipo del pattinatore completo. Alle ultime Olimpiadi (Salt Lake City 2002) lo abbiamo visto perfetto in tutto, nella tecnica e nell'interpretazione. Negli anni ha saputo migliorare moltissimo arrivando a essere un pattinatore fantastico.

Domanda: Yagudin a parte, dei tuoi colleghi ancora, diciamo, in attività olimpica chi preferisci, tra Plushenko, Joubert, gli americani...
Karel: è difficile, certo Yagudin rimane Yagudin, ma anche gli altri sono molto forti, dei grandi pattinatori... Io mi ispiro ai miei idoli e certo di imparare comunque da tutti. Da loro hai sempre qualcosa da imparare.

Domanda: tornando agli allenamenti, quanto è improtante, diciamo, cambiare aria?
Karel: cambiare è davvero importante, ti permette di vedere le cose da diversi punti di vista, aiuta a crescere moltissimo.

Salutiamo Karel augurandogli il più grosso dei nostri in bocca al lupo. E ci lasciamo con la promessa di incontrarci dopo la trasferta moscovita per lavorare a un progetto che, speriamo, potrebbe interessarvi. Ma, per ora.... rimane tutto top secret!


 

 
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