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febbraio 2005 - Manca poco meno di
una settimana ai Mondiali Junior che si svolgeranno
in Canada (Kitchener, Ontario) dal 28 febbraio
al 6 marzo. Proprio ieri abbiamo intervistato
Renato Pennisi, responsabile
del settore figura. L'intenzione
era tastare un po' il polso sulla condizione
dei nostri ragazzi. |
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Ebbene, abbiamo scoperto
che gli azzurrini sono tutti "abili e arruolati".
Questa volta sono i giudici a darci qualche grattacapo!
ArtOnIce:
buongiorno sig. Pennisi e grazie per la
sua disponibilità. Allora, veniamo subito
al dunque. Chi rappresenterà l'Italia in
questi mondiali junior?
Renato Pennisi: due coppie per
la danza, Anna Cappellini con Matteo Zanni
e Camilla Pistorello con Luca Lanotte,
poi Paolo Bacchini per la categoria
maschile e Valentina Marchei (nella
foto) per la categoria femminile.
ArtOnIce:
tutto
previsto per la danza. Per le altre due categorie,
invece, la scelta di Paolo e Valentina, che hanno
già partecipato a gare senior, al posto di
altri (vedi Berton o Demattè) a cosa è
dovuta? Maggiori garanzie?
Renato Pennisi: sì, direi
di sì. Ma è anche una buona occasione
per gareggiare ad alti livelli senza subire quella
pressione che hanno sicuramente avvertito durante
gli Europei. Soprattutto Valentina, sono certo che
possa fare molto bene a livello junior. Può
avere grandi soddisfazioni.
ArtOnIce:
un
mondiale che sembra nascere sotto buoni auspici.
Nessun problema allora? Possiamo dirci pronti?
Renato Pennisi: purtroppo no. I
problemi ci sono eccome, non sugli atleti, ma sui
giudici. Purtroppo, e guarda caso proprio nella
categoria danza, dove abbiamo possibilità
di podio, l'Italia non avrà giudici. Sia
la nostra giudice titolare, la sig.ra Spalluto,
sia il nostro giudice sostituto, hanno avuto dei
problemi personali e sono stati, di conseguenza,
costretti a rinunciare alla trasferta. Purtroppo
è capitato tutto pochi giorni fa e, questa
è una notizia di sabato scorso, l'ISU non
ci permette di cambiare i nominativi. Ma, anche
se avessimo potuto farlo, chi avremmo mandato?
ArtOnIce: solo tempi troppo stretti
o c'è forse un problema di fondo?
Renato Pennisi: tempi troppo stretti,
di sicuro, organizzare una trasferta di 10 giorni
in Canada non è così semplice con
così poco preavviso, ma questo non toglie
che in Italia stiamo vivendo momenti di grande crisi.
Anzi, se mi permette il termine, la situazione è
tragica. E' vergognoso che, proprio nella categoria
dove ci giochiamo un podio, non si abbia un giudice
che rappresenti il nostro Paese. Nella danza, poi,
dove i giudici hanno, se possibile, un ruolo ancor
più incisivo. Ragazzi che aspirano a un podio
senza giudice... è pazzesco!
ArtOnIce:
capiamo
il momentaccio, ma questa è una situazione
che si protrae da tempo...
Renato Pennisi: certo che sì.
E non certo per colpa nostra. Vengono sempre fuori
mille polemiche, la Federazione qui, la Federazione
là. Ma troppo spesso ci si dimentica che
la gestione dei giudici è affidata al G.U.G.,
un organo federale, certo, ma dotato di grandissima
autonomia. Un'autonomia totale, direi, forse eccessiva.
ArtOnIce:
eccessiva
nel senso che la Federazione ha poca voce in capitolo
sulle decisioni del G.U.G.
Renato Pennisi: esattamente. La
mancanza di giudici è una cosa gravissima,
senza giudici le gare non si possono fare. E quando
affrontiamo il problema sa qual è la risposta
del G.U.G.? "Facciamo meno gare"! Ma,
mi chiedo, come si può fare meno gare? Come
fanno le nuove leve a fare esperienza, a confrontarsi,
a verificare i propri progressi se non in gara?
ArtOnIce:
quale
soluzione proporrebbe?
Renato Pennisi: una nuova categoria
di giudici. Ne abbiamo bisogno per le gare regionali
e per le gare minori. Magari anche dei "giudici
di società", che non abbiano, per forza,
i requisiti che deve avere un giudice internazionale.
Per giudicare bambini di 6, 7, 8 anni non è
necessario il giudice internazionale. Basta anche
un addetto ai lavori adeguatamente istruito tramite
un corso federale di 2/3 giorni. Potrei farlo anche
io. Ma sarà una dura lotta contro il G.U.G.,
questa proposta, che sono intenzionato a fare nel
prossimo Consiglio Federale, scatenerà reazioni.
ArtOnIce:
polemiche
o no una soluzione va comunque trovata...
Renato Pennisi: è fondamentale
trovarla. Soprattutto adesso. Siamo nell'anno olimpico,
se vogliamo far decollare il nostro sport bisogna
spingere ora, perchè passate le Olimpiadi
gli entusiasmi si raffreddano. Sono contento di
parlare di queste cose, troppo spesso messe a tacere.
E sono contento che voi, nel vostro diciamo "piccolo",
ci aiutiate a portare alla luce determinate problematiche.
ArtOnIce:
noi
facciamo del nostro meglio. Ma ora, per chiudere
torniamo ad argomenti più piacevoli. Parliamo
di Federica Faiella e Massimo Scali. Senza dubbio,
nulla volendo togliere agli altri azzurri, sono
loro la nostra punta di diamante. Sempre affidabili,
sempre sicuri...
Renato Pennisi: eh sì.
Federica e Massimo sono una garanzia. Su di loro
siamo tranquilli, stanno lavorando bene, speriamo
solo non accada nulla che, dall'esterno, possa rompere
l'unisono che si è creato tra i due. In questi
mesi che ci separano da Torino 2006 loro devono
lavorare tranquilli e non pensare ad altro. Devono
premere sull'acceleratore, andare dritti come fusi
e scordarsi del freno!
Ringraziamo Renato
Pennisi per la sua disponibilità e ci auguriamo
la nascita di una proficua collaborazione tra FISG
e G.U.G., una collaborazione a nostro avviso fondamentale
per il futuro del pattinaggio italiano.
n.g.