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» La squadra italiana ai mondiali junior: atleti sì, giudici no. E la Federazione lancia un grido d'allarme

22 febbraio 2005 - Manca poco meno di una settimana ai Mondiali Junior che si svolgeranno in Canada (Kitchener, Ontario) dal 28 febbraio al 6 marzo. Proprio ieri abbiamo intervistato Renato Pennisi, responsabile del settore figura. L'intenzione era tastare un po' il polso sulla condizione dei nostri ragazzi.

Ebbene, abbiamo scoperto che gli azzurrini sono tutti "abili e arruolati". Questa volta sono i giudici a darci qualche grattacapo!

ArtOnIce: buongiorno sig. Pennisi e grazie per la sua disponibilità. Allora, veniamo subito al dunque. Chi rappresenterà l'Italia in questi mondiali junior?
Renato Pennisi: due coppie per la danza, Anna Cappellini con Matteo Zanni e Camilla Pistorello con Luca Lanotte, poi Paolo Bacchini per la categoria maschile e Valentina Marchei (nella foto) per la categoria femminile.

ArtOnIce: tutto previsto per la danza. Per le altre due categorie, invece, la scelta di Paolo e Valentina, che hanno già partecipato a gare senior, al posto di altri (vedi Berton o Demattè) a cosa è dovuta? Maggiori garanzie?
Renato Pennisi: sì, direi di sì. Ma è anche una buona occasione per gareggiare ad alti livelli senza subire quella pressione che hanno sicuramente avvertito durante gli Europei. Soprattutto Valentina, sono certo che possa fare molto bene a livello junior. Può avere grandi soddisfazioni.

ArtOnIce: un mondiale che sembra nascere sotto buoni auspici. Nessun problema allora? Possiamo dirci pronti?
Renato Pennisi: purtroppo no. I problemi ci sono eccome, non sugli atleti, ma sui giudici. Purtroppo, e guarda caso proprio nella categoria danza, dove abbiamo possibilità di podio, l'Italia non avrà giudici. Sia la nostra giudice titolare, la sig.ra Spalluto, sia il nostro giudice sostituto, hanno avuto dei problemi personali e sono stati, di conseguenza, costretti a rinunciare alla trasferta. Purtroppo è capitato tutto pochi giorni fa e, questa è una notizia di sabato scorso, l'ISU non ci permette di cambiare i nominativi. Ma, anche se avessimo potuto farlo, chi avremmo mandato?

ArtOnIce: solo tempi troppo stretti o c'è forse un problema di fondo?
Renato Pennisi: tempi troppo stretti, di sicuro, organizzare una trasferta di 10 giorni in Canada non è così semplice con così poco preavviso, ma questo non toglie che in Italia stiamo vivendo momenti di grande crisi. Anzi, se mi permette il termine, la situazione è tragica. E' vergognoso che, proprio nella categoria dove ci giochiamo un podio, non si abbia un giudice che rappresenti il nostro Paese. Nella danza, poi, dove i giudici hanno, se possibile, un ruolo ancor più incisivo. Ragazzi che aspirano a un podio senza giudice... è pazzesco!

ArtOnIce: capiamo il momentaccio, ma questa è una situazione che si protrae da tempo...
Renato Pennisi: certo che sì. E non certo per colpa nostra. Vengono sempre fuori mille polemiche, la Federazione qui, la Federazione là. Ma troppo spesso ci si dimentica che la gestione dei giudici è affidata al G.U.G., un organo federale, certo, ma dotato di grandissima autonomia. Un'autonomia totale, direi, forse eccessiva.

ArtOnIce: eccessiva nel senso che la Federazione ha poca voce in capitolo sulle decisioni del G.U.G.
Renato Pennisi: esattamente. La mancanza di giudici è una cosa gravissima, senza giudici le gare non si possono fare. E quando affrontiamo il problema sa qual è la risposta del G.U.G.? "Facciamo meno gare"! Ma, mi chiedo, come si può fare meno gare? Come fanno le nuove leve a fare esperienza, a confrontarsi, a verificare i propri progressi se non in gara?

ArtOnIce: quale soluzione proporrebbe?
Renato Pennisi: una nuova categoria di giudici. Ne abbiamo bisogno per le gare regionali e per le gare minori. Magari anche dei "giudici di società", che non abbiano, per forza, i requisiti che deve avere un giudice internazionale. Per giudicare bambini di 6, 7, 8 anni non è necessario il giudice internazionale. Basta anche un addetto ai lavori adeguatamente istruito tramite un corso federale di 2/3 giorni. Potrei farlo anche io. Ma sarà una dura lotta contro il G.U.G., questa proposta, che sono intenzionato a fare nel prossimo Consiglio Federale, scatenerà reazioni.

ArtOnIce: polemiche o no una soluzione va comunque trovata...
Renato Pennisi: è fondamentale trovarla. Soprattutto adesso. Siamo nell'anno olimpico, se vogliamo far decollare il nostro sport bisogna spingere ora, perchè passate le Olimpiadi gli entusiasmi si raffreddano. Sono contento di parlare di queste cose, troppo spesso messe a tacere. E sono contento che voi, nel vostro diciamo "piccolo", ci aiutiate a portare alla luce determinate problematiche.

ArtOnIce: noi facciamo del nostro meglio. Ma ora, per chiudere torniamo ad argomenti più piacevoli. Parliamo di Federica Faiella e Massimo Scali. Senza dubbio, nulla volendo togliere agli altri azzurri, sono loro la nostra punta di diamante. Sempre affidabili, sempre sicuri...
Renato Pennisi: eh sì. Federica e Massimo sono una garanzia. Su di loro siamo tranquilli, stanno lavorando bene, speriamo solo non accada nulla che, dall'esterno, possa rompere l'unisono che si è creato tra i due. In questi mesi che ci separano da Torino 2006 loro devono lavorare tranquilli e non pensare ad altro. Devono premere sull'acceleratore, andare dritti come fusi e scordarsi del freno!

Ringraziamo Renato Pennisi per la sua disponibilità e ci auguriamo la nascita di una proficua collaborazione tra FISG e G.U.G., una collaborazione a nostro avviso fondamentale per il futuro del pattinaggio italiano.

 

n.g.

 
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"Testata registrata presso il Triibunale di Milano il 26 novembre 2004, n0 827"