17
febbraio 2005 - "Credo che
Jeffrey Buttle sia il pattinatore
che più mi somiglia - ha
dichiarato il grande Kurt Browning
(nella foto) in una recente intervista - io
adoravo gareggiare e credo che per lui sia
la stessa cosa. Lo avverti osservandolo pattinare,
lui si diverte sul ghiaccio e ti trasmette
questa gioia. E' una ventata di aria fresca".
Parole lusinghiere dette da un mito del pattinaggio.
Ma i complimenti non finiscono qui. |
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"Nel nostro
sport non è importante solo cosa fai -
continua Browning - ma soprattutto
come lo fai. E Jeffrey fa sembrare tutto molto facile,
sia al pubblico che alla giuria. In lui vedo moltissimo
del giovane Kurt!".
Un fan d'eccezione
per Buttle che deve servire da stimolo. Quando Browning
vinse il primo titolo mondiale, nep 1989 a Parigi,
aveva 22 anni, esattamente l'età che ha Buttle
oggi.
Kurt fu anche il
primo pattinatore, 17 anni fa ai mondiali di Budapest,
ad atterrare (perfettamente) un quadruplo durante
una competizione. "Allora le cose erano
molto diverse - spiega Kurt - allora provavi
a eseguire un quadruplo per entrare nella storia
del pattinaggio, oggi se non sei in grado di farlo
difficilmente puoi aspirare a vincere un mondiale.
E poi in quell'occasione fu tutto molto facile,
l'attenzione era tutta su Brian Orser,
io avevo la tranquillità necessaria per tentare".
Ora, quadrupli appesi
al chiodo, "l'ultima volta che ne ho provato
uno, sarà stato circa tre anni fa, quasi
non camminavo per due giorni!", Kurt prova
a trasmettere la sua esperienza al suo giovane pupillo.
"Se dovessi dare un consiglio a Jeffrey
gli direi di lavorare sui quadrupli ma con moderazione,
senza esagerare. Insomma la salute prima di tutto.
E poi con i quadrupli è inutile insistere
troppo. Vengono quasi da soli, ma lentamente. Ci
lavori, li provi e poi, man mano, ti senti più
sicuro, inizi a sentire il salto e il salto esce".
Consigli preziosi
che, di sicuro, Buttle saprà fare suoi.
n.g.