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» Trofeo Sperl: debutta il nuovo sistema di giudizio, ma che fatica!

25 aprile 2005 - Ogni debutto ha i suoi momenti difficili. E, ammettiamolo, sabato scorso al Forum di Assago qualche viso sconfortato l'abbiamo visto. Tra i giudici, tra i tecnici, tra il pubblico e soprattutto tra gli atleti.
Ma andiamo con ordine.

 

L'importanza del trofeo Sperl non stava tanto nella gara in sè (di cui parleremo nel prossimo articolo), ma nel fatto che per la prima volta in Italia si doveva giudicare con il nuovo sistema ISU. Le problematiche, come previsto, non hanno riguardato tanto l'aspetto, come dire, umano, i giudici, seppur neofiti, sono stati perfettamente in grado di assimilare il nuovo metodo di lavoro, ma l'aspetto più strettamente tecnologico.

Il sistema, infatti, prevede un'attrezzatura di tutto rispetto. Oltre al computer, diciamo, centrale (in cui si inseriscono gli elementi chiamati dal technical specialist e i dati relativi) e all'attrezzatura per i video replay, ai rappresentati del G.U.G. sono stati messi a disposizione dei palmari (pensare di avere a disposizione dei monitor touch screen come accade durante gli eventi internazionali è, al momento, davvero troppo complicato). E proprio dai palmari sono arrivati i problemi.

Purtroppo la rete installata non riusciva a seguire l'evento in tempo reale. Il che ha significato parecchi, troppi secondi tra la chiamata dello specialist e la comparsa dell'elemento chiamato sui palmari dei giudici. Dopo un primo momento di vero panico (per giudicare le prime quattro atlete della categoria novice ci si è messa circa un'ora a fronte dei 3 minuti di durata di ciascun libero) le cose sono andate via via migliorando, pur con qualche compromesso. Per esempio in alcuni casi il punteggio è stato posticipato di qualche minuto, i rifacimenti pista sono stati ridotti e, praticamente dalla terza atleta in poi, si è optato per comunicare solo il punteggio totale senza impelagarsi in merito tecnico e components.

Man mano che la gara andava avanti l'ingranaggio ha cominciato a funzionare discretamente. Durante la categoria senior, l'ultima a scendere in pista, i tempi di attesa del punteggio erano decisamente diminuiti, seppur non ancora accettabili.

Tirando le somme di una giornata davvero campale, il debutto del nuovo sistema di giudizio, se non proprio sufficiente, non è stato nemmeno disastroso. D'altronde da qualche parte bisognava pur iniziare e, di certo, da questo test si sono tratti grandi insegnamenti.

Un'esperienza da cui tecnici e giudici (tutti davvero encomiabili per la pazienza e l'impegno) potranno imparare moltissimo in vista della prossima stagione.

Lo stesso discorso vale per molti atleti, tra gli altri citiamo Daniel D'Incà e Francesca Mongini, che, non potendo vantare molte esperienze all'estero, hanno finalmente potuto valutare sulla propria pelle un sistema di giudizio che stravolge completamente i presupposti del pattinaggio. Come già ricordato più volte con questo metodo di valutazione si passa da un sistema penalizzante (il vecchio) a un sistema premiante che valuta, tranne rare eccezioni (parliamo di extra-elements), ogni elemento eseguito.

Per noi semplici spettatori la cosa pare facile, ma cambiare la forma mentis di atleti e allenatori non è poi così semplice...

n.g.

 

 
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"Testata registrata presso il Triibunale di Milano il 26 novembre 2004, n0 827"