Parigi,
5 aprile 2005 - Non
c’è pace per la federghiaccio
transalpina. Le voci da tempo si
rincorrevano in Francia Ma l’ipotesi
del divorzio fra le due
principali discipline del ghiaccio nello
spazio di tempo da sabato 2 a lunedì
4 aprile si è incanalata molto probabilmente
verso una via senza ritorno.
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Procediamo
con ordine. Da molto tempo la federghiaccio francese
vive una delicata situazione non
solo finanziaria, per la quale è sotto osservazione
speciale da parte del Ministero dello Sport, ma
anche a livello di rapporti fra le diverse discipline
che la compongono.
L’elezione
alla presidenza federale nell’estate scorsa
di Norbert Tourne, sponda hockey,
sembrava aver riportato un po’ di serenità
nei rapporti fra i due principali sport del ghiaccio,
e smussato le accuse più o meno velate nei
confronti delle linee di condotta politica federale
degli ultimi presidenti provenienti dalla figura
(Bernard Goy, Didier Gailhaguet):
disinteresse per l’hockey e discutibile gestione
economico-finanziaria.
In
base agli ultimi avvenimenti parigini evidentemente
tutto ciò non è bastato a sedare gli
animi dei paladini della fuoriuscita dell’hockey
dalla federazione. Al fine di evitare la scissione
era partito uno studio di revisione dello statuto
della federghiaccio (FFSG) con l’obiettivo
finale di arrivare ad una architettura giuridica
confederativa: la federazione rimane unica, ma a
ciascuna delle discipline del ghiaccio viene garantita
una autonomia.
Sabato
scorso (2 aprile 2005) nella sede parigina della
federazione era in programma una riunione per fare
un punto sullo stato di avanzamento del progetto
e fissare la data dell’Assemblea (si parlava
del 24 Aprile in Lione) per l’approvazione
del nuovo assetto statutario. Ma qualcosa non sembra
essere andato in questa direzione. Nel primo pomeriggio
di ieri, lunedì 4 aprile, l’annuncio
da parte di Luc Tardif, presidente
dell’Autorità esecutiva dell’hockey
su ghiaccio francese (AEHF): il Ministro
dello Sport e della Gioventù, Jean Francois
Lamour, ha richiesto che entro l’inizio del
2006 venga portato a termine il progetto di istituzione
di una federazione francese di hockey su ghiaccio.
A tal fine Luc Tardif ha dichiarato che ai lavori
partecipano lo stesso Bernard Tourne ed il presidente
della federazione internazionale dell’hockey,
René Fasel.
Questa
presa di posizione annulla di fatto il progetto
di revisione dello statuto federale in chiave confederativa.
Tra gli aspetti giuridici e legali della scissione
uno tra i più delicati sarà quello
relativo alla eventuale “spartizione”
non solo della contribuzione ministeriale, ma soprattutto
dell’indebitamento in essere.
carlo
guglielminotti bianco