29
aprile 2005 - Il pattinaggio russo
è ormai agonizzante? Allora perchè
non cercarsi un nuovo campioncino all'estero?
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E' quello
che deve aver pensato Alexei Mishin
(nella foto in alto) che, in questi giorni, si trova
negli Stati Uniti, precisamente a St. Paul
(Minnesota) per tenere uno stage.
L'evento
è di quelli che contano e, infatti, per l'occasione
St. Paul è stata invasa da decine di pattinatori,
provenienti anche dalla Svezia, dalla Svizzera,
dal Belgio e, naturalmente, dal vicino Canada.
Ma,
almeno a quanto dicono le voci indiscrete, pare
che il grande allenatore russo abbia occhi solo
per Eliot Halverson (foto in basso),
quattordicenne di St. Paul, già campione
americano nella propria categoria. Trottole e stile
alla Johnny Weir e un talento cristallino avrebbero
dunque attirato l'attenzione di Mishin.
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"E'
incredibile che lui sia qui - ha
commentato Eliot - lui è
stato allenatore di così tanti grandi
campioni (uno so tutti Evgeni Plushenko,
n.d.r.) e ora è qui ad insegnare
a me..." |
Ed ecco
i primi dogmi impartiti dal russo: "per
diventare un campione occorrono fondamentalmente
tre cose, taltento, un allenatore capace e le perfette
condizioni per allenarsi al meglio. Sono tre fattori,
e non è così semplice metterli insieme.
Anzi quando questo accade è come accadesse
un miracolo".
Un miracolo
che Eliot sta vivendo sulla propria pelle. "E'
un sogno - conclude il ragazzo - io vivo
per questo, per pattinare, per la gara, per il pubblico.
Un giorno spero che il mio nome sia scritto nell'albo
d'oro dei giochi olimpici".
In bocca
al lupo Eliot!
Se volete
sapere qualcosa in più su Eliot cliccate
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