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aprile 2005 - Nato a Smooth Rock
Falls, Ontario, il primo settembre del 1982,
Jeffrey Buttle, grazie
anche alla recente medaglia d'argento
guadagnata ai Mondiali di Mosca
2005, è ormai entrato nell'élite
del pattinaggio mondiale.
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In questa
intervista rilasciata in occasione di una tappa
dello Stars On Ice, Buttle racconta
qualcosa di sè, con il solito brio e lo stesso
sorriso che ci ha conquistati a Mosca quando, dopo
un ottimo short program, Jeff, in sala stampa, incurante
di tutto e tutti, è saltato al collo della
sua mitica mamma!
Domanda:
ciao Jeffrey. Qual è la cosa più
strana che i fans ti hanno regalato o lanciato sul
ghiaccio dopo un'esibizione?
Jeffrey: un reggiseno! Direi un
dono un po' ardito
Domanda:
era
un brutto reggiseno?
Jeffrey: o no, davvero, era simpatico,
credo uno di quelli che le ragazze indossano a San
Valentino, bianco con tanti cuoricini rossi disegnati
sopra.
Domanda:
ti
ricordi la prima volta che ti hanno lanciato sul
ghiaccio un peluche?
Jeffrey: o Dio, no! Ma sono certo
che era un regalo dei miei genitori. Sai all'inizio
non ricevevo mai nulla, se arrivava qualcosa di
certo era da parte loro.
Domanda:
ora
invece ti arrivano regali a tonnellate...
Jeffrey: sì, adesso sì.
E cerco sempre di portare con me tutto quello che
posso. Di solito gli dò un nome e li tengo
con me. Ma capita anche che, insieme agli altri
pattinatori, si trovi un orfanatrofio o un ospedale
nella città in cui gareggiamo e si donino
i peluche ai bambini.
Domanda:
se
potessi fare a cambio con qualcuno, chi vorresi
essere?
Jeffrey: non credo ci sia qualcuno
con cui vorrei fare a cambio. Sono contento di quello
che faccio. Certo mi piacerebbe incontrare un sacco
di persone, soprattutto del passato.
Domanda:
fammi
un esempio...
Jeffrey: William Shakespeare, Oscar
Wilde e una marea di altri artisti.
Domanda:
ti
piace molto il teatro?
Jeffrey: sì, immensamente.
Soprattutto amo il balletto, cerco di andarci ogni
volta che posso. Quest'anno però sono stato
molto impegnato con gli allenamenti...
Domanda:
sei
riuscito a vedere un balletto a Mosca?
Jeffrey: no e pensare che vedere
il Bolshoi era una delle cose che più mi
premeva. Però uno dei miei allenatori è
proprio di Mosca e così anche i suoi figli,
che sono miei coetanei. Loro mi hanno fatto fare
un giretto turistico. Il maschio è pianista,
mentre la figlia studia storia dell'arte, conoscono
Mosca meglio di molte guide. Ho fatto una bella
passeggiata a piedi.
Domanda:
e
come la mettiamo con il freddo? Faceva -15 se non
sbaglio...
Jeffrey: faceva freddo ma le cose
da vedere erano interessanti, non ci ho fatto molto
caso. E poi sono un pattinatore, al freddo ci sono
abituato. Il palazzetto dove mi alleno di solito
è molto molto freddo!
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