15 agosto 2005 - Dopo
7 anni, Takeshi Honda (nella
foto) ha preso parte al Nobeyama
Camp. Il Giappone potrà
presentare un solo atleta alle Olimpiadi
di Torino, e per Honda la qualificazione
non sarà un gioco da ragazzi.
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Oltre
all’infortunio alla caviglia da cui non si è
ancora completamente ripreso, il nipponico sarà
alle prese con il nuovo esercito di giovani atleti
che si sono fatti strada durante la sua assenza.
Proprio questa piccola competizione segna dunque
l’inizio della battaglia di Honda.
Il
27 luglio scorso, al suo arrivo a Nobeyama, coloro
che hanno assistito alla sua prestazione hanno visto
un Honda diverso: dopo soltanto un mese di allenamenti
e una settimana in cui ha potuto riprendere a lavorare
sui tripli, è apparso evidentemente fuori
forma, la caviglia gli dà ancora problemi
sugli atterraggi e i suoi movimenti mancano di fluidità;
come se non bastasse, è piuttosto appesantito
rispetto alle olimpiadi di Salt Lake, e questo non
gioca a suo favore.
Ricordiamo che in quel di Salt Lake,
Honda ottenne un lusinghiero quarto posto,
sebbene la quarta piazza sia forse la postazione
più frustrante in un’olimpiade. Si rifece
comunque conquistando il bronzo ai mondiali
del 2002 e del 2003; in seguito dovette
però ritirarsi sia dai 4Continenti del 2004
che dagli ultimi mondiali di Mosca. Opinione diffusa
è che non sarà lui l’atleta olimpico
rappresentante il Giappone, ma i più giovani
Daisuke Takahashi o Nobunari Oda.
Oltre al recupero fisico, Honda ha anche una dura
battaglia psicologica da combattere, quella sul
fronte della fiducia in se stesso e nelle proprie
capacità.
Nonostante
questo, c’è chi crede in lui. L’allenatrice
Kumiko Sato (un nome, una garanzia)
è convinta che Honda abbia i nervi più
saldi dei suoi giovani rivali, poiché compete
a livello internazionale da quando aveva solo 14
anni, e il pattinaggio è anzitutto uno sport
di nervi. A dir suo, Honda è l’unico giapponese
capace di poter affrontare un’olimpiade dal punto
di vista mentale.
“Non penso alle Olimpiadi o ad altri possibili
risultati. Tutto quello che voglio è riuscire
a pattinare al meglio fino alla fine” . Questa
l’opinione del diretto interessato.
Per
la stagione 2005/2006, Honda pattinerà il
programma corto sulla musica di Romeo e Giulietta,
un programma che ha potuto presentare solo due volte
prima dell’infortunio che l’ha costretto ad assentarsi.
chiara
torchio