30 agosto 2005 - Ha rappresentato
l’Italia in quattro campionati del
mondo ( 1949,1951,1952 e 1953 ),
due volte campione europeo
( 1953 e 1954 ), medaglia di bronzo
ai campionati del mondo del 1953.
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Partecipò
alle Olimpiadi di St. Moritz nel 1948 e a quelle
di Oslo nel 1952 ma i suoi successi come atleta
erano soltanto il preludio di quella che sarebbe
stata una rimarchevole e prestigiosa carriera da
allenatore.
Dopo
il disastro aereo del 1961 in cui
l’intera squadra di pattinaggio di figura statunitense
fu annientata, Carlo Fassi (nella
foto) fu chiamato negli Stati Uniti al Broadmoor
Skating Club di Colorado Springs per continuare
l’operato straordinario dell’allenatore austriaco
Edi Sholdan. Edi Sholdan era stato l’allenatore
dei due fratelli Hayes Alan e David Jenkins e aveva
portato il primo a vincere le Olimpiadi di Cortina
nel 1956 il secondo le Olimpiadi di Squaw Valley
del 1960 ed è figura di rilievo nella storia
del pattinaggio di figura moderno.
Toccò
a Carlo Fassi raccogliere l’eredità
di Edi Sholdan, morto anch’esso insieme
al figlio nel tragico disastro aereo del 1961; Carlo
Fassi allenò Tina Noyes,
rimasta orfana del coach Edi Sholdan, e la leggendaria
Peggy Fleming; anche Peggy Fleming
aveva perso il suo coach William Kipp nello stesso
incidente aereo e si trasferì dalla California
a Colorado Spring nel 1965 e sotto la guida di Fassi
vinse la medaglia d’oro ai giochi olimpici invernali
di Grenoble del 1968.
Fu merito
di Carlo Fassi, Ron Ludington e John Nicks la ricostituzione
della squadra americana di pattinaggio di figura
ed in meno di un decennio riportarono gli Stati
Uniti all’apice del pattinaggio mondiale. Dopo un
trasferimento nel 1969 Fassi ritornò al Broadmoor
Skating Club nel 1979 e durante la sola stagione
1981-1982 43 pattinatori di rilievo internazionale
arrivarono al Broadmoor per allenarsi con Fassi.
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Fassi
fu il coach di atleti che hanno fatto
la storia del pattinaggio:
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Peggy
Fleming ( cinque titoli nazionali 1964-1965-1966-1967-1968,
tre titoli mondiali 1966-1967-1968 e un titolo olimpico
1968 ); Dorothy Hamill ( tre titoli
nazionali 1974-1975-1976, campionessa del mondo
e campionessa olimpica nel 1976 ); John
Curry ( campione olimpico e campione del
mondo nel 1976 ); Robin Cousins
( campione olimpico nel 1980 ); Jill Trenary ( campionessa
del mondo nel 1990 e tre titoli nazionali ); Caryn
Kadavy ( medaglia di bronzo ai campionati
del mondo 1987 ); e durante i primi tempi della
loro carriera agonistica allenò anche Scott
Hamilton ( quattro titoli nazionali e quattro
titoli mondiali 1981-1982-1983-1984 e un titolo
olimpico 1984 ); Paul Wylie ( medaglia
d’argento alle Olimpiadi di Albertville 1992 ) e
Todd Eldredge ( campione del mondo
1996 e sei titoli nazionali ).
Sotto la guida di
Fassi nel 1988 Todd Eldredge catturò il titolo
mondiale Junior, Jill Trenary arrivò seconda
ai campionati nazionali e Kadavy arrivò terza.
Sotto la guida di Fassi, Nicole Bobek presentò
ai campionati nazionali statunitensi del 1997 quel
memorabile programma libero sulle musiche del balletto
classico “Giselle”. Uno dei programmi più
consistenti e più belli che Nicole Bobek
abbia mai pattinato durante la sua breve carriera
agonistica. Rimarrà per sempre nella memoria
e nei cuori degli appassionati l’immagine
di Nicole che alla fine dell’esecuzione
di un deludente programma libero ai campionati del
mondo di Losanna del 1997, in ginocchio
rivolge lo sguardo al cielo in segno di rispettoso
saluto per quel coach che in quella stessa settimana
dei campionati del mondo era venuto a mancare improvvisamente.
Carlo Fassi è
in lizza come coach per l’Hall of Fame,
chi meglio di lui lo meriterebbe? Quanti atleti
e quanta storia... e, soprattutto, quanti destini
in quella sorta di tela che le emozioni dispensate
dagli atleti creano.
giovanni
zuccari