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gennaio 2005 - Si chiude nel perfetto
rispetto dei pronostici la gara junior maschile:
primo Luca Demattè, secondo
Marco Del Zotto e terzo Cristian Rapis.
Ed è proprio Cristian
ad aprire questi liberi pattinando sulle note
de "La Maschera di Ferro"
(e inevitabilmente ritornano alla mente le
immagini di Alexei Yagudin a Salt Lake City,
n.d.r.). Purtroppo per Cristian la performance
lascia molto a desiderare. Male su quasi tutti
i salti, il ragazzo della Valle d'Aosta non
trova mai il ritmo giusto. Per lui inevitabili
punteggi non eccelsi, tra il 3.0 e il 3.3.
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Secondo a scendere
sul ghiaccio l'atleta dell'Ice Academy Milano Marco
Del Zotto. Prova sufficiente per Marco
(che viene dal pattinaggio a rotelle, n.d.r.) anche
se i problemi sul triplo Salchow si ripresentano
(arrivo in avanti su due piedi). Abbastanza pulito
sui doppi, forse un po' lento sul doppio Axel, partito
praticamente da fermo, giretto sul secondo elemento
della combinazione doppio Flip-doppio Toeloop. Discreta
l'interpretazione del suo medley. "Sono
contento della mia prova - commenta Marco,
sempre molto disponibile nelle interviste - anche
se vorrei togliermi un "sassolino" riguardo
ai punteggi degli obbligatori. Non voglio polemizzare
però, a mio parere, i giudici mi hanno penalizzato
troppo. A parte la mano appoggiata sul secondo salto
della combinazione, non avevo detrazioni. Mentre
gli altri hanno sbagliato molto di più. E
siccome nello short contano gli elementi non capisco
i miei punteggi. Pensa a Demattè che cade
sulla combinazione e sulla sequenza di passi in
circolo. Io non sono caduto, magari ero un po' lento,
ma solo quello".
E per concludere Marco si riserva anche la possibilità
di fare un appello ai nostri lettori "Trovatemi
dei pattini nuovi, vi prego! Questi mi distruggono!".
C'è qualcuno che accoglie il suo grido disperato?
Ultimo atleta in
gara il neocampione italiano Luca Demattè.
Quattordici anni, almeno 15 centimetri messi su
nell'ultimo anno, Luca mostra tutte le sue qualità.
Bene su tutti gli elementi di salto (a parte la
caduta sul "solito" triplo Salchow, davvero
un incubo per questi ragazzi!), applauditissimo
sul Flying Sitz, il primo che vediamo in questi
campionati, bene nei passi e nell'interpretazione.
Buoni punteggi per lui, tutti sopra il 4.0, tranne
un 3.6 di cui francamente non capiamo il motivo.
"Felice per questo titolo - commenta
Luca - peccato sempre per il Salchow, ma le
mie gambe ultimamente hanno avuto qualche problema
e quel salto non sembra voler uscire".
Soddisfatto anche papà Demattè. "E'
cresciuto tantissimo in questo ultimo periodo
- racconta - sembra più grande per via
dell'altezza, ma in definitiva ha solo 14 anni.
Ora godiamoci questa vittoria, ma per il futuro
prevedo buone cose, lui è sempre stato molto
bravo."
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n.g.