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gennaio 2005 - Strano a dirsi, ma
questa volta non sono le donne le più
propense a confidarsi, anzi, la palma dei
più ciarlieri va alla categoria maschile,
inferiore di numero ma non di dialettica.
Iniziamo con Marco Del Zotto (nella
foto), dell’Ice Academy
Milano. Secondo al termine dello
short Marco si è dichiarato decisamente
soddisfatto della propria prestazione.
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"Ho pagato
un po' di indecisione nella combinazione -
racconta a fine programma - forse l'emozione
(sicuramente, visto che durante il riscaldamento
l'aveva eseguita perfettamente, n.d.r.). In ogni
modo sono contento della mia prova. Ora vediamo
come andrà nel libero domani".
Non entusiasta della propria esibizione ma di sicuro
felice del risultato in classifica Luca
Demattè. Il primo pensiero va alla
musica scelta, quel “D’Artagnan”
presentato qualche anno fa da Philippe Candeloro.
"La musica non l'ho scelta io, me l'hanno
consigliata, ma devo ammettere che mi piace moltissimo
- dichiara Luca. Poi, senza troppi preamboli, torna
al suo pattinaggio, “sono davvero dispiaciuto
per il Salchow della combinazione (riuscito solo
singolo, n.d.r.). Volevo dare troppo ed ecco il
risultato". "Ha tagliato troppo
la curva - gli fa eco la sua allenatrice -
ha sbagliato l'entrata, non avrebbe mai potuto
fare quel triplo".
A tenere alta la
bandiera del gentil sesso ci pensa solo Marcella
De Trovato, seconda nello short femminile.
“Sono contenta nonostante la caduta sul
primo salto della combinazione” dice.
E con quell’aria così dolce le bastano
poche parole per conquistare tutti.
n.g.